La mattina del 25 Aprile, Leonforte si ridesta antifascista e infatti mentre la banda musicale sfila lungo il corso Umberto I, suonando più e più volte "Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta", la sede di Fratelli d'Italia resta chiusa, perché come ebbe a dire Vittorio Foa a Giorgio Pisanò "... Se si parla di morti, va bene. I morti sono morti: rispettiamoli tutti. Ma se si parla di quando erano vivi, erano diversi. Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore -. Questa è una differenza capitale”. . Il giorno della liberazione dal nazifascismo, Leonforte ascolta la banda musicale suonare Bella Ciao, accennare a Fischia il Vento e dedicare il Silenzio e la Canzone del Piave al busto del partigiano Grillo, nome di battaglia SUD. Il corteo, sparuto, guidato dal sindaco in carica e composto dai rappresentanti dell' amministrazione, da alcuni esponenti dell'associazionismo paesano (donne pochissime) e da alcuni ex sindaci e assessori (di centro sinistra), ha accompagnato il primo cittadino in piazza Grillo e poi davanti al monumento dei Caduti (voluto e costruito dai fascisti) per ascoltarne la lettura del monologo di Scurati. Monologo censurato, ma condiviso e ripetuto da chiunque in ogni luogo e per sentirne le parole di rispetto per la libertà di parola, azione e opinione di tutte e tutti.
Nel rispetto di chi agì per la liberazione dal nazifascismo, oggi è bene ricordare che la libertà di parola, anche critica, è inviolabile e mai va zittita neppure con vernacolari allusioni a chi scrive editoriali insofferenti alla piaggeria. Celebriamo il 25 Aprile ogni giorno dunque specie se pratichiamo una certa area partitica. Auguri di buon 25 Aprile a tutte e tutti.
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