Devo confessare che avrei voluto scrivere un editoriale che parlasse del grande interesse di questo blog o degli oltre 4000 contatti, avrei voluto scrivere dei tanti temi che affrontiamo settimanalmente e del dibattito che ne produce…

Ed invece eccomi qui a scrivere di elezioni, di come sono state decise sia quelle nazionali che quelli regionali.

Metodi e data ( il 25 settembre ) paradossali , in 5 settimane, i milioni di italiani e siciliani indecisi devono decidersi a chi delegare e chi meglio di altri gli può garantire benessere e un cambio passo della vita privata e comunitaria.

Scorrendo le pagine dei giornali e le notizie tv, infatti, si fa fatica a rintracciare motivazioni sensate in base alle quali si sarebbe dovuto scegliere un candidato piuttosto che un altro, una coalizione invece che un altra.

A parte gli insulti reciproci, che sono diventati una costante, direi quasi un bordone delle apparizioni pubbliche dei protagonisti di questa tornata elettorale, sembrava di assistere alle vendite televisive di Vanna Marchi: se da un lato dello schermo partiva la promessa di una fornitura gratuita di latte per gli infanti, dall’altra, al latte si aggiungevano lo zucchero e il bavaglino; se il primo prometteva una casa per tutti, l’altro replicava che ci sarebbero stati attici con giardini pensili per i senza casa.

Insomma, io come la stragrande maggioranza degli italiani, sono convito che alla fine chi vince vince , troveranno sicuramente un accordo, tanto l’agenda economica e sociale, cosi come e capitato negli ultimi 20 anni non la fanno i partiti o i sindacati, ma i grandi gruppi economici e finanziari, lo sappiamo tutti che siamo un paese a sovranità limitata.