Il Natale a Leonforte è giallo. Giallo come le casette che ospiteranno il 21, il 22 e il 23 il mercatino e le attrazioni festive.
E' giallo come le lucine che abbracciano i tronchi degli aranci lungo il corso Umberto I e le vetrine dei negozi addobbati e pronti ad accogliere gli acquirenti, che avrebbero preferito un percorso meno accidentato del corso trivellato , sotto le feste. Calendarizzare i lavori per agevolare il passaggio e il passeggio avrebbe aiutato l'economia locale, forse.
Il natale a Leonforte è fatto di novene, buccellati, recite scolastiche abiliste con poca creanza per le persone portatrici di disabilità che , forse, avrebbero preferito un tema meno inflazionato del finto disabile sulla vera carrozzina, forse o forse no.
Il natale è condivisione di cibo e buoni sentimenti e pensierini comprati al mercato del venerdì, dove abbondano sempre di più le bancarelle dell'usato, assai frequentate con sempre meno imbarazzo. Le cose a Leonforte vanno così: compriamo al mercato il brand ( usato) da ostentare sulla promenade dell'Outlet per sentirci ricchi, felici e realizzati nonostante le tante infelicità, le molte povertà e le troppe imperfezioni.
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