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Immagine del redattoreGabriella Grasso

A Leonforte la cultura non è sicura

L'Università popolare, martedì 7 febbraio, ha ricordato Filippo Liardo. Il 7 febbraio del 1917 Liardo moriva ad Asnières nella sua casa di rue de l'Englise n.2 , definita un piccolo museo del Risveglio italiano. E nell'anniversario della sua morte Leonforte, il paese in cui nacque e visse per poco tempo, non l'ha celebrato. Di Liardo ha invece parlato Giuseppe Contino che ne coltiva la memoria da anni e con lui l'uditorio riunitosi nel salone del circolo degli Operai. Leonforte attende ancora la realizzazione di una pinacoteca, che ospiti le 240 opere acquistate dal comune, fra cui si annoverano: disegni a penna, a acquerello, a matita, a sanguigna, a seppia; 4 oli su tela e su cartoncino, riferibili ad un periodo compreso fra il 1860 e il 1906 . Le prime 133 opere vennero acquistate il 4 maggio 1983 e provengono dalla collezione D'Angelo-Guerzoni, le altre 107 , acquistate il 7 aprile 1993 provengono dalla collezione dell'ingegnere Pietro Deodato di Catania. Il fondo leonfortese, in consegna presso la biblioteca civica, comprende anche 14 disegni di soggetto garibaldino e un corposo gruppo di opere realizzate in Italia e in Francia. Leonforte vanta un patrimonio artistico di indubbia importanza e in passato molta visibilità venne data all'artista siciliano che realmente si affratella per spirito e tecnica ai macchiaioli fiorentini. Il 25 agosto del 1968 a Filippo Liardo venne dedicato il primo concorso di pittura estemporanea, che ebbe presidente di giuria il pittore Elio Romano. A Filippo Liardo è stata dedicata una scuola elementare, le copertine della 17esima e 18esima edizione del Premio letterario, un monumento bronzeo realizzato su commissione del comune di Leonforte dallo scultore Baja nel 1991 e una via. Manca solo la pinacoteca e pare che tutto sia pronto fra il primo e il secondo piano della villa Bosignore, che attualmente ospitano gli uffici della cultura ...mancano solamente le telecamere di soreglianza. Di recente il sindaco ha comunicato l'acquisto di venti telecamere da allocare sul territorio per la sicurezza dei cittadini, potrebbero usarne qualquna per Liardo e qualcun'altra per la galleria degli Artisti Enzo Barbera, abbandonata al degrado e all'incuria. Speriamo che la prossima amministrazione mostri più attenzione verso la cultura paesana, al punto da pensare a un teatro o alla realizzazione di una pinacoteca in cui si possa ammirare Liardo e conoscerne il talento.


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