Nicosia quest’oggi si è risvegliata improvvisamente più sola. Perde, infatti, un amico di tutti, Mario Di Costa. E lo perde a pochi giorni dal Natale, una ricorrenza gioiosa che ci fa ricordare degli amici ai quali fare gli auguri, sapere come stanno, parlare del più e del meno. Quest’anno tutta Nicosia non potrà fare gli auguri al suo artista più poliedrico. Musicista, animatore di feste, con la passione per la miniatura, Mario Di Costa è (difficile dire “era”) un vulcano in piena regola. Amante del bello e di questo paese, tanto da averne riprodotto i suoi monumenti più importanti, in primis la Cattedrale di Ncosia, attraverso la sua maestria nell’arte della miniatura, non c’è oggi persona che non sia rimasta sgomenta dalla notizia che un artista così vivo e vivace che aveva preso con filosofia e si era rialzato dopo una pesante caduta di malattia, questa volta non ce l’ha fatta. Mario Di Costa era l’esempio di quanto è bella la vita, di come bisogna essere attaccati alla vita, nonostante anche i colpi che si ricevono. Bisogna sempre sorridere, bisogna vivere intensamente e con leggerezza, proprio come la musica, sua grande forma di espressione. E chi è maestro di musica deve certamente possedere una marcia in più rispetto a tutti gli altri. La musica è un linguaggio senza parole ma ancora più potente delle parole stesse, che arriva subito dentro ai nostri cuori e ci fa emozionare. E Mario Di Costa tante volte ci ha fatto emozionare.
Pure questa volta. Ma non abbiamo riso, non siamo felici. Stiamo piangendo la scomparsa di un amico di tutti. Non sarà lo stesso Natale per Nicosia sapendo che non c’è più uno dei suoi protagonisti artistici più importanti e più vitali. Ciao, amico nostro, si vede che lassù volevano sentire buona musica e tu, certamente, sarai già lì a suonare e a portare tantissima allegria come hai sempre fatto qui a Nicosia.
Alain Calò
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