Si e' chiusa veramente bene la tre giorni che ha visto coinvolto Danilo Procaccianti giornalista della redazione del programma Rai - Report
Lo abbiamo invitato per venirci a raccontare la sua vita di giornalista d'inchiesta e a raccontarci il suo libro su padre Pino Puglisi, prete di frontiera a Brancaccio, quartire di Palermo, ucciso dalla mafia.
Su questo blog hanno gia scritto altri meglio di me e con piu' inparzialita'.
Io invece, nel tentare di fare un resoconto di questo primo appuntamento del 2024, voglio con leggerezza e fermezza dire la mia su "chi ha vinto e chi ha perso" in questi giorni, e senza farla lunga ma con chiarezza dico come la penso su tutto quello che e' girato a torno a questo evento.
Sicuramente ha vinto Danilo che ha dimostrato qualita umane e professionali straordinarie.
Hanno vinto le centinaia di giovani e studenti che hanno dimostrato attenzione e grande sensibilita' sui temi proposti e promossi negli incontri.
Hanno vinto Gabriella Grasso,Piergiacomo La Via, Alain Calo', Stefano Vespo e Ignazio Vanadia che hanno magistralmente dialogato con l'autore.
Hanno vinto I tantissimi cittadini che hanno partecipanto agli incontri pomeridiani.
Hanno vinto le donne e gli uomini che si fermavano nelle vie per abbracciare e sostenere Danilo Procaccianti.
Hanno perso "senza se e senza ma" gli amministratori cittadini che hanno snobbato questo incontri.
Hanno perso " senza se e senza ma" tantissimi consiglieri comunali e politici locali che non hanno sentito si confrontarsi sull'operato di padre Puglisi e sul ruolo fondamentale che riveste una trasmissione come Report in questo momento storico per la nostra democrazia.
A Nicosia per esempio l'unico consigliere comunale presente e' stato il dott. Li Volsi.
Ha perso "senza se e senza ma" la chiesa nostrana, che nonostante invitata ed a conoscenza che l'incontro era centrato sulla figura di Don Pino Puglisi, non ha sentito minimamente il desiderio di essere presente, di inviare un messaggio e di rispettare la sua memoria e il suo sacrificio.
Sicuramente don Pino Puglusi lo abbiamo onorato noi degnamente.
E mi piace immagginarlo al nostro fianco a lottare ed incitarci nelle nostre battaglie che molto spesso concidono con le sue.
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