"Senza dignità stanno sui social anziché lavorare da me vorrebbero una valigia di soldi. I nostri genitori si alzavano alle cinque del mattino oggi le campagne sono abbandonate"
Provocazione ? O c'era veramente del disgusto nelle dichiarazioni di Domenico Dolce?
Il famoso stilista in questi giorni ha smosso non poche polemiche da vari fronti nel caldo Ferragosto siciliano, giacché si è lasciato cadere in una sorta di paternale , un sermone dai toni beffardi nei confronti dei ragazzi siciliani che tutto sembrano essere, tranne che un modo per spronare questi giovani affinché cerchino un lavoro/ occupazione che li porti lontano dai social ,come sostiene lo stilista, ma che di per sé un grosso macigno difficile da macinare, e non per mancanza di volontà.
Valanghe di critiche , quindi, e disappunti sull'immobilità dei nostri giovani che a suo dire vogliono solo comodità , agio e bella vita senza troppi sforzi.
Lui come Briatore e altri noti imprenditori,ogni tanto dimenticano che sono cambiati i tempi, così come è cambiata la politica e questo gioca a sfavore di questi ragazzi molto spesso impotenti.
Arrivate le risposte da parte di molti ragazzi e giovani imprenditori che ,così come di fatto succedere qui in Sicilia , si sentono abbandonati ed hanno pienamente ragione.
Quando lui prese la sua valigia e andò via col suo sogno in cerca di riscatto, la società, la politica e il sistema in generale erano in fase di crescita e nonostante le difficoltà il mercato e la richiesta erano in aumento complici di un ricerca del made in Italy che oggi invece viene spiazzato dai mercati internazionali. I ragazzi pur avendo le idee non hanno i mezzi e gli aiuti, perché lo Stato li ha abbandonati, perché noi li abbiamo, abbandonati e diciamolo chiaramente che ci siamo mangiati il loro futuro.
La Generazione X quella della bella vita, degli anni d'oro in cui tutto era possibile e tutto era ammesso, hanno lasciato un vuoto, un mangia mangia generale che ha portato oggi alla disfatta delle nuove generazioni.
Questo Dolce fatica a ricordarlo nelle sue parole. La Sicilia è un paese che potrebbe avere potenzialità che nulla ha da invidiare al Piemonte, all' Emilia o alla Lombardia ma ad oggi la politica e la mafia non hanno voluto che questa regione prendesse il volo, sia per l'incapacità dei suoi amministratori sia per i politicanti di turno che hanno creato solo terra bruciata, facendo solo il loro interesse a discapito delle future generazioni.
Bisognerebbe ricordare allo stilista che questa è anche una Sicilia lasciata morire da gente come lui che ha dimenticato, gente che come lui proveniente da queste Terre aride che ormai abbandonate, non hanno la forza di ripartire, gente che come lui ritorna costantemente a prendere ispirazione da questi luoghi, a sfruttarli creando il proprio business e che poi è capace di criticare i nostri ragazzi senza chiedersi perché? perché non ci riesce ad andare avanti? c'è da chiedersi anche se la nostra politica si è sentita toccata da queste parole forti ? e sè avrà intenzione di fare seriamente qualcosa per rimettere in moto l'economia.
Se vogliamo, dobbiamo iniziare a fare qualcosa partendo già dalle piccole realtà , aiutando e dando speranza ai giovani, che frenino realmente l'esodo dei siciliani, che devono necessariamente volare lontano per avere riconosciuto un piccolo diritto, che dovrebbe essere garantito per natura. Mentre chi resta deve continuare ad annaspare in un mare di indifferenza. Imprenditori che non hanno più la forza di andare avanti e gridano ai giovani di andare via per salvarsi.
Chissà se questo lo stilista lo ha pensato quando pronunciava quelle parole. Ho ha solo dato sfogo al suo narcisismo egoistico, sfogo che hanno tutti o quasi tutti quelli che la pancia ormai ce l'hanno piena e dall'alto del loro piedistallo sanno solo criticare senza realmente creare qualcosa che si chiama cambiamento.
Chissà se Dolce ha solo fatto una enorme gaffe con il "suo" popolo e saprà farsi perdonare da questo scivolone di poco gusto...
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