Che la consigliera De Luca non brilli di coerenza politica è cosa abbastanza lampante, non avendo, nonostante la giovane età, dato alcun contributo incisivo se non limitato a qualche slogan autoincensante e, soprattutto, non avendo alcuna visione della società. E quando prova a dare un contributo emerge chiaro che ha poche idee e molto confuse. Perché riuscire a non contraddirsi in politica è molto difficile, soprattutto quando si ha a che fare con parecchi aspetti, ma questa volta la consigliera De Luca ha toccato vette sublimi con una performance da record, contraddicendosi in meno di un secondo.
Dichiara la stessa di essere intervenuta al Consiglio comunale per incentivare le iscrizioni presso il plesso di San Domenico. Cosa nobilissima, dato che il plesso, anche per l’ubicazione, si sta svuotando. Ma, ecco il colpo di genio, nella stessa si fa portavoce delle titubanze delle famiglie di ragazzi del Liceo Scientifico che potrebbero essere trasferiti presso il plesso San Domenico.
Consigliera, faccia pace con se stessa: questo benedetto plesso va incentivato o no? Se dichiariamo che ci sono titubanze che razza di incentivo stiamo dando?
Consigliera, ci permettiamo di ricordarle che la politica è una cosa seria: è arte di amministrare. E come ogni arte bisogna avere preparazione e impegno. Purtroppo Nicosia è una comunità in cui si pensa che la politica sia trasformare il proprio profilo social in un albo pretorio oppure fare tutte le cerimonie alla zia Peppina. Ma è proprio questa “cosa” - che ci rifiutiamo di chiamare politica - ad aver mandato a rotoli la nostra comunità.
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