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ALAIN CALÒ PER UNA DESTRA SERIA A NICOSIA

Immagine del redattore: Alain CalòAlain Calò

“Più che un’idea, la destra è sempre stata una morale, un catechismo di comportamenti: disinteresse, correttezza, discrezione, orrore dello spettacolo e della demagogia.”

Questa riflessione è di Indro Montanelli e rappresenta il punto iniziale da cui partire per la nostra riflessione. Qualche giorno fa, in un’accorata lettera indirizzata all’on Venezia, abbiamo parlato della situazione della sinistra a Nicosia, riservandoci di concentrare la nostra attenzione alla destra. Ed il problema della destra a Nicosia è ancor più grave della sinistra in quanto non sapremmo a chi indirizzare una ipotetica lettera.

La destra a Nicosia è una cosa diafana, per certi versi abusata. Tantissimi che si professano di destra ma che all’atto pratico hanno poche idee ma confuse. Essere di destra è un qualcosa di più nobile rispetto alle becere posizioni di un Vannacci. Essere di destra significa innanzitutto essere per il merito, tutto il resto è contorno, e quando quel contorno prende il sopravvento si assiste alla peggiore destra.

Merito che significa impegno, servizio, sacrificio, stoicismo. Merito che significa esempio e discrezione. Qualità che sono totalmente manchevoli nella politica sedicente destra di Nicosia. Per il rilancio di una destra c’è bisogno di grande coraggio e di scelte razionali. Proviamo a fare l’identikit di una “buona” destra nicosiana. In primis deve essere formata da persone che sanno stare nella società, che non hanno ricevuto condanne, che non siano indagati per reati gravi e che si sappiano distinguere nella società per preparazione ed esperienza.

La destra che serve a Nicosia è una destra anziana, non vecchia, saggia a cui fanno riferimento i giovani per formarsi. Vedere dei giovani impegnarsi nel nome della destra senza una guida è pericoloso. E a Nicosia, purtroppo, manca una guida ad oggi. Assistiamo ad una commistione di personaggi in cerca d’autore che vedono nella destra più un carrozzone su cui salire piuttosto che un modo di vivere.

Ed il fatto che Forza Italia e il PD stiano lavorando assieme per avere un nome la dice lunga sulla sofferenza della destra. Purtroppo a Nicosia la destra non ha mai avuto fortuna perché un consigliere che sta 25 anni seduto in nome della destra e non ha saputo produrre un gruppo di ragazzi appassionati di politica è un danno alla destra. Perché avere un circolo di Fratelli d’Italia in cui ci sono più aspiranti segretari che tesserati è un danno alla destra. Perché aspettare che un determinato assessore od un altro si stacchi dall’Amministrazione per candidarsi sotto la bandiera della destra è un danno alla destra che mostra di non avere alcuna visione della comunità.

Una destra vera e che funziona non può e non deve parlare di nomi, deve prima parlare di progettualità, di una visione di comunità, di un piano di crescita e di sviluppo, di un modo per attirare i giovani, di imprenditorialità, di merito. E dopo aver fornito quest’immagine si può procedere ad individuare i nomi che possono portare avanti queste idee.

Ad oggi abbiamo solo una destra urlatrice e spettacolarizzante, un mercato del pesce a cielo aperto che non ha nulla a che vedere con la destra ma, chiamiamo le cose con il proprio nome, che si chiama becero populismo.

La destra è quella delle maggioranze silenziose che da tempo attendono di essere ascoltate. A Nicosia la pseudo destra, invece, è formata solo da tante bocche “sparlanti”.

Alain Calò

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