A seguito della nostra trasmissioni LIVE, trasmessa come DAVITV sulla pagina facebook DAVI NOTIZIE dove con me e con Gabriella Grasso ha approffondito questa pagina oscura italiana Renzo Pintus, presidente sez.ANPI di Enna.
Alain Calò ci ha inviato un suo lunghissimo pezzo, che per ovvi motivi abbiamo diviso in tre parti.
Di seguito pubblichiamo la prima parte delle sue considerazioni.
ANPI ENNA: RIMANDATA A SETTEMBRE SULLA STORIA
In una pregevole trasmissione in cui si approfondiva e si rifletteva sul centenario della marcia su Roma è stato invitato il presidente dell’Anpi Enna. L’Anpi, per chi non lo sapesse, è l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che ogni tanto sale alla ribalta durante il 25 Aprile o feste del genere in cui basta solo ricordare nomi quali Rolando Rivi o la strage di Oderzo per essere subito etichettati come filo-fascisti ecc. ecc. ecc. (ormai la litania è ben chiara). Il problema è che il tutto nasce da una visione, volendo essere buoni, “distorta” della storia perché il 25 Aprile è una data importante in quanto è la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia, un risultato che però non è frutto esclusivo dei Partigiani perché il Sud e buona parte del Centro Italia sono stati praticamente liberati dagli anglo-americani e anche perché, come in tutte le guerre, non esistono gli eroi “giovani e belli” ma tra le file dei partigiani vi erano anche persone che si sono macchiate di atti ben poco onorevoli. Ma vabbè, questo è un discorso generale che ci riserviamo per il 25 Aprile. Arriviamo al nostro caso per dimostrare che la storia viene raccontata dai rappresentanti (speriamo sia solo il caso Ennese) dell’Anpi un po’ alla “bene e meglio” e quindi certe riflessioni, come il caso dei Partigiani senza macchia, sono un poco “campate per aria”.
Procediamo con ordine: il presidente dell’Anpi Enna afferma che il passaggio di potere a Mussolini è stato illegale perché la Costituzione del tempo, lo Statuto Albertino, diceva che il cambio di governo poteva avvenire solo in seguito a cambiamento di maggioranza parlamentare.
Un minuto di silenzio in ricordo dei tanti professori di Storia e di diritto Costituzionale che sono in questo momento morti nel leggere questa frase da penna blu.
Signor Presidente dell’Anpi Enna, capiamo bene che anche Carlo Alberto sarà a beve insignito del titolo di fascista assieme a tutti i costituzionalisti e storici perché dinnanzi a questo suo detto diciamo che è un’immensa fesseria, chiariamo che quello che lei ha detto al più è una prassi avviata da Cavour ma nulla vietava al re di creare un governo di minoranza, problema che comunque non si è neanche posto perché, seppur alla elezioni il PNF aveva un risultato esiguo, Mussolini ebbe la maggioranza o, comunque, non fu mai sfiduciato in Parlamento (osservazione che, qui un elogio a chi ha condotto la trasmissione, dall’opinionista presente e successiva arrampicata sugli specchi del presidente).
Quindi non ci fu nessun colpo di Stato contro le maggioranze parlamentari come ha detto lei, tutt’altro nel 1922.
Un’altra dimenticanza (importante): pare che in quegli anni ci fosse solo il fascismo come brutto, sporco e cattivo, ma, sicuramente è stato un momento in cui lei era pronto a dirlo, che in realtà prima del fascismo vi fu un biennio, detto “biennio rosso” caratterizzato dalla violenza di estrema sinistra col mito di ricreare la rivoluzione Russa (a malapena accennata). ( continua..)
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