Sull’articolo “Riapertura tribunale, si muove qualcosa?” Vorrei che ci approcciassimo diversamente alla tematica, partendo dalle motivazioni che determinarono la chiusura del tribunale (informatizzazione del processo penale, direttive Europee, CSM, la stessa avvocatura e i consigli dell'ordine), tutto parte dal sostegno al governo Monti, chi lo sostenne e chi votò la legge? Cosa c’entra il ministro Bonafede, che sta a questa discussione esattamente come Pilato nel credo? Ricordo invece che nel 2012 alla commissione giustizia del senato l’avv Li Gotti (Senatore di IDV) presentò un emendamento per salvare il tribunale di Nicosia …bocciato dalla presidente Anna Finocchiaro (PD), in oltre, la commissione parlamentare che si occupava di questa tematica nella scorsa legislatura, in cui la deputata Scutellà (M5S) portò anche le tematiche inerenti il tribunale di Nicosia, trovò molte resistenze teocratiche nel fu PD, eludendo i lavori, impedendone di fatto l’arrivo in aula; e che dire degli attuali governanti? (in verità con l'eccezione della lega che aveva l'interesse per le soppressioni dei tribunali del Nord) Mai dettero un solo cenno di vita se non intervenire in aula, con gli occhi fuori dalle orbite, contro il ministro della giustizia, quindi credo che una rilettura dei fatti va fatta e va fatta aldilà del nostro credo politico, con serenità, persino con chi non volle nemmeno ascoltarci serenamente (l'allora ministro Orlando, PD) che in un brevissimo colloquio alla chiusura di un convegno alla camera in cui ero stato inviato, rispose “CE LO CHIEDE L'EUROPA”, Europa che aveva chiesto tutt’altro che la chiusura di tribunali e carceri, quindi ben altri sono gli assassini e i mandati rispetto al Bonafede e ben altri sono i peggiori ministri della storia (parlo da ex dipendente e per 36 anni di quel ministero, ammesso che tale graduatoria possa incidere nella discussione), come ben altre sono le soluzioni se vogliamo parlare di giustizia di prossimità, per concludere, ricordo due cose: una che davanti al presidente della Repubblica Napolitano fui solo a presentarmi per consegnargli le schede elettorali raccolte a Nicosia e la seconda che tutta questa storia mi sa tanto di propaganda, per il resto invito ad ascoltare gli interventi che il dott. GRATTERI fa sull'argomento con una sincerità cristallina e se il problema è la giustizia, di altro tipo sono gli interventi che si devono fare, la prossimità oggi è possibile trovarla nell’innovazione, nell’informatizzazione dei processi giudiziari, nelle video conferenze, ma anche su questo si evita di parlarne, perché gli interessi oggi, come allora, non sono per avere un sistema giudiziario funzionante (quello si c’è lo chiede l’Europa), ben che meno un sistema penitenziario efficiente, concludo ricordando a me stesso che l’Italia è una democrazia parlamentare, con poteri indipendenti, ma concorrenti e quindi le responsabilità non possono essere attribuiti a singoli, ma a collegialità di istituzioni, quindi anche le risposte negative, o positive non sono espressione del singolo, ma di più istituzioni che interagiscono sull’argomento.
Grazie per l'attenzione
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