Lo spettacolo a cui assistiamo come cittadini ad ogni seduta consiliare è indegno di una classe politica che voglia amministrare seriamente la nostra città.
Non devo essere io a ricordare che la parola “politica” contiene l’etimo polis, che vuol dire città, termine che era in uso per definire ciò che attiene alla vita pubblica di una comunita'.
Non devo essere io a ricordare che la parola “politica” contiene l’etimo polis, che vuol dire città, termine che era in uso per definire ciò che attiene alla vita pubblica, allo Stato.
Qui di pubblico non resta più niente, visto che sembrano emergere solo interessi, gelosie e ambizioni tutti squisitamente privati e personali, mentre la macchina amministrativa è ferma e i cittadini perdono sempre più fiducia nelle istituzioni e nella politica”. “
La politica dei cambi di casacca, dei ricatti, dei patti, dei sotterfugi non deve rappresentare questa città, né l’agone politico che si sta configurando in questi giorni.
Probabilmente tanti politici locali non hanno ben chiaro cosa rappresentano e cosa si aspettano I cittadini da loro.
E' ORA DI DIRE BASTA!!!!
DIMETTETEVI.
Non abbiate paura a farlo....
Se avete operato bene I cittadini vi premieranno....
Altrimenti per porer campare ci cercherete un lavoro.
Per questa ragione, mi rivolgo al sindaco, Bonelli,affinchè ponga fine a questa fase poco edificante dell’azione politica e amministrativa della sua giunta e di molti consigieri comunali , allo stesso tempo mi rivolgo ai cittadini che, attoniti, stanno assistendo ad uno spettacolo indegno, che disonora la politica: non restiamo in silenzio di fronte a situazioni che ci creano disagio e disamore nei confronti della cosa pubblica.
La politica è altro, è il servizio che si offre alle famiglie più fragili, è l’impegno costante a far sì che le nostre strade, case, città siano e restino al sicuro, è la certezza che c’è un organo amministrativo che sovrintende, in nostra rappresentanza e su nostro mandato, all’assetto e allo sviluppo economico e sociale di un territorio e di una comunità e che li faccia progredire”.
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