E’ stata presentata nella Cattedrale di Nicosia di Sicilia la nuova PIATTAFORMA MULTIMEDIALE DEL SOFFITTO LIGNEO DIPINTO DELLA CATTEDRALE DI NICOSIA.
Ci sono voluti ben 27 anni, per produrre qualcos’altro che valorizza quella che è senza alcun dubbio l’opera d’arte più importate presente nella nostra cittadina.
Dopo il primo esperimento fatto con la riproduzione del tetto ligneo virtuale, quasi 30 anni fa, abbiamo assistito a un silenzioso ignorante disinteresse, condito da una disarmante impreparazione.
Ma sono proprio queste occasioni che dimostrano da quanta mediocrità è stata gestita la nostra comunità negli ultimi decenni.
Sia politica, che sociale, che ecclesiastica.
Questo tesoro inestimabile, continua ad essere dimenticato da tutti.
Anche se adesso è visibile e limitatamente visitabile...
Anche adesso con questa piattaforma virtuale, che non è altro che ’' un evoluzione” di quanto già realizzato 27 anni fa, con le tecnologie di quel tempo", continua a restare sempre nascosto.
Questa proposta della piattaforma sembra più un compitino fatto, quasi per cortesia, ai nicosiani e per dare un contentino a chi come me ( pochi purtroppo) parlano troppo.
Una proposta che attesta ancora una volta il loro disinteresse verso un possibile e concreto sviluppo turistico ed economico e che può rappresentare per tutta la nostra comunità e il territorio intero il cambio di marcia.
Nessuno comunque affronta seriamente il problema, nè dalla diocesi, nè dagli amministratori comunali, nè dalla politica in genere abbiamo sentito una idea per il futuro, una proposta ( a noi quella della riproduzione in 3D nel formato reale, l’abbiamo fatta e la trovate sulle pagine del nostro blog, anzi, aggiungo che negli anni ne abbiamo fatte più di una) un tentativo di programmare e progettare uno sviluppo etico, turistico ed economico incentrato sulla valorizzazione del soffitto.
Sembra, paradossalmente, che anche questa iniziativa sia finalizzata alla barbara cancellazione delle radici di una comunità.
E lui, Il soffitto, è ancora lì, praticamente non visitabile, ma vivo e pulsante come quando fu dipinto molti secoli fa, che aspetta che gli venga data luce e lustro definitivamente.
Concludo auspicando ancora una volta ( del soffitto ligneo negli anni ne avrò scritto almeno 100 volte…) l’apertura di un tavolo serio con tutti i soggetti che devono programmare e progettare il futuro di questo immenso tesoro.
E’ poi bisogna dire basta! I cittadini non possono ancora essere privati di tanta bellezza e soprattutto di tale opportunità di ricchezza.
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