Il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli si è dimesso.
Dopo una lunga, crediamo noi, notte insonne, a causa di una crisi politica strisciante che da oltre un anno attraversava la sua maggioranza e culminata nella la lite furibonda di ieri sera in consiglio comunale, in conseguenza della bocciatura da parte dei consiglieri della sua candidata alla presidenza del consiglio comunale, la dottoressa Di Costa.
Proprio il suo scatto d’ira di ieri sera, ci ha fatto capire che la sua esperienza da Sindaco sembrava finita.
In questi anni, in una città attanagliata da una crisi come non mai, che tocca tutti i settori della popolazione, lui, il sindaco, ha deciso chiaramente da che parte stare e soprattutto contro chi stare.
Ne sono prova, senza voler addentrarci in un lungo elenco, alcune sue scelte simbolo, dalla rotonda che enfatizza le gesta dei baroni al pignoramento dei conti correnti di cittadini più bisognosi.
Riascoltando l’intervento del sindaco di ieri sera, credo che emerga chiaramente, che la votazione di ieri sera e la bocciatura della sua candidata si è verificata per una sorta di complotto contro di lui da parte di consiglieri comunali “infedeli” al suo indirizzo amministrativo.
Per quanto mi riguarda è stato solo l’ennesimo tentativo di indossare una maschera di ingenuità e di supposta moralità che non risponde al reale svolgimento dei fatti.
Certo è vero che soprattutto nei mesi recenti i suoi collaboratori più stretti sono stati travolti da chiacchiericci e insinuazioni, ma sinceramente io credo che quanto accaduto ieri sera non ha nulla a che spartire con questioni che esulano dalla questione politica.
Bonelli è vittima di se stesso.
Vittima del suo modo di intendere, promuovere e sostenere la sua concezione della politica, che spesso non coincide con quelladel buon governo cittadino.
Ci sarà tempo per comprendere esattamente cosa sono stati questi anni di governo cittadino del dott. Bonelli.
Di certo, a mio modo di vedere, assisteremo da qui a qualche mese ad una città che dimenticherà velocemente questa esperienza di governo fatta con improvvisazione e pacche sulle spalle, per aprirsi ad una nuova generazione di giovani che speriamo possono accompagnare la nostra Nicosia tutta, verso una ripresa forte e un suo rilancio economico, sociale e culturale.
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