Il passare del tempo mi ha fatto capire che la vita è piena di sorprese, di piccoli dettagli con grandi effetti e affetti, ma soprattutto di cose che danno svolte inaspettate alle nostre storie, come te che da due anni riempi le nostre giornate.
Già! Sono passati due anni, da quando timido/a sei arrivato/a nelle nostre vite. Piano piano ti sei fatto/a strada, e un po’ per curiosità, un po’ perché hai destato in loro invidia, sei riuscito/a ad attirare verso di te tante persone.
La verità è che ne tu ne noi ci aspettavamo tutto questo. Il punto è che quel giorno ci siamo incontrati, e con la tua freschezza e frivolezza ci hai travolti.
Non so se sia stata una coincidenza, una serendipità o il risultato di una forza maggiore, ma l’intesa è stata immediata.
Noi abbiamo creduto in te fin da subito, ci abbiamo messo dentro le nostre storie, le nostre vite e ti abbiamo sostenuto sempre tu ci hai ricambiati restando sempre fedele a te stesso come il primo giorno. Ricordo tutto perfettamente sai? E da lì che tutto ha cominciato ad avere senso.
Siamo in tanti ad averti scritto, e creduto che attraverso di te si poteva dare voce a tutte le ingiustizie, prepotenze e iniquità che ogni giorno, gli elevati di turno hanno cercato di rifilarci, credendo furbamente che nessuno se ne accorgesse e attraverso di te ne denunciasse le prepotenze.
Eppure, tu sei sempre stat* li a difendere i più deboli, a dare voce a chi voce non ha, a chi ha paura di esporsi.
Hai provocato scompiglio, a volte disappunto, tante volte irritazione a chi ha provato a metterti a tacere, ma non c’è mai riuscito, sei stato criticato perché troppo vera/o.
Ed è stato attraverso le nostre penne, e la tua voce che sono state portati a conoscenza tanti aspetti che volevano cercare di nascondere o alterati per convenienza, o magari oer fare contento il popolino. Ma tu No!
Tu sempre fedele al tuo motto “testa alta e schiena dritta” hai continuato imperterrito ad andare avanti, e oggi compi due anni.
Due anni di lotte, di risate, di baruffe, provocazioni, sfide e attacchi, ma ti sei distinto proprio per questo. Amiamo leggerti sai perché? perché ci aiuta a conoscerti e a conoscerci, come uno specchio in cui rifletterci, e in un certo senso, sentirci parte della tua storia.
Insieme abbiamo creato un piccolo universo da cui osservare la vita, la società, il mondo che ci circonda, in modo unico. Ed è magico, sai perché? Perché ha un po’ di te e un po’ di noi, e da una parte unica composta dall’unione delle nostre anime, ci ricorda che, se uno vacilla, l’altro è pronto a sostenerlo per proseguire insieme.
Ti voglio ringraziare per questo cammino, perché sin dall’inizio hai avuto il coraggio di mostrare non solo le tue luci, ma anche le tue ombre. E questo è degno di ammirazione.
Per un motivo o per un altro, eccoci qui e non posso fare a meno di essere grata di averti incontrato/a e di aver tracciato insieme le prime linee di questo percorso.
Non riesco a pensare a un modo più bello di ringraziarti, per averci riempito le giornate, se non attraverso la profondità della sua storia, che è anche la nostra storia, una storia che da due anni ha sfidato le critiche di tanti, che non approvano e non condividono i tuoi pensieri, i nostri pensieri. Sei stat* a volte sensibile, a volte divertente e a volte un po’ testardo e malizioso, spesso hai fatto paura, dicerto sei dirompente a volte quasi esplosivo, ma essenzialmente sei sempre rimasto tu!
Germinal, la voce divergente di tutti noi.
Grazie per questi due anni di te e di noi.
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