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Adelina Cavaleri

C'era una volta il Carnevale... Già C'era ... oggi non c'è...

Quinta puntata della nostra rubrica

LA NOSTRA STORIA RECENTE



Ricordo, che si attendeva il carnevale come una tra le più belle festività del paesello...

A Cerami grandi e bambini aspettavano con ansia quelle serate, le vie del paese sembravano raccontare a gran voce l'armonia del carnevale , in ogni vicolo , in ogni casa , il vocio di gente allegra che voleva festeggiare i giorni più colorati dell'anno, facevano da capolino a delle serate che mai più hanno avuto lo stesso sapore...

Allora ci si travestiva con gli abiti più disparati, dai militari ,ai pompieri ,le crocerossine, e poi arlecchini, e pagliacci, Dame dagli abiti brillanti e sfarzosi, nessun vincolo e tanta fantasia, il mio preferito era il Domino, con questa sorta di mantello lungo e Nero, di una stoffa pesante damascata, impreziosita da rifiniture dorate che la rendevano elegante e allo stesso tempo seriosa, la maschera, non lasciava minimante intravedere chi vi si nascondesse dietro, bella, misteriosa e inquietante...

Ogni sorta di personaggio bizzarro e fantasioso era ammesso, e avrebbe dato via a delle lunghe serate danzanti...

I giovanotti sovente si travestivano da donna, lo facevano quando non avevano modo di incontrare la fidanzatina, e con la scusa della maschera riuscivano a ballare insieme alla luce del sole...ops della serata danzante..

Era bello perchè era una festa di famiglia, e di Vicini che si radunavano nelle case, nessuno escluso , dai più grandi ai più piccini, si passavano intere giornate a scegliere l'abbigliamento più adatto , seguivano poi ore di trucco e parrucca, nessuno dei componenti doveva fare trapelare l' appartenenza, almeno sino all'ultimo giorno di danza quando il direttore di sala a fine serata invitata tutti i presenti ad abbassare le maschere e farsi riconoscere....

Le serate danzanti si svolgevano nelle "società degli operai, quelle agricoltori e nella sede dei Reduci e combattenti" o in stanze messe a disposizione da gente comune, adibite appositamente per quell'occasione, per chiunque volesse partecipare e vivere con spensieratezza una serata in allegria...

" stasera dove si balla-'" si vociferava nei bar o in piazza e il tam tam erano le voci di rimando, altro che cellulari, watsapp o facebook , allora erano i mariti , i padri i fratelli che facevano da porta voce, e comunicavano dove si sarebbero svolte le serata e da li si dava il via alla festa... Di rito i gruppi in maschera che entravano nella sala si mettevano prima a sedere e poi, le Donne si alzavano a scegliere un compagno con cui danzare, tarantelle , baciate, valzer e tutto andare, e alla fine della danza il "cavaliere invitava la sua dama" al Buffet prontamente adibito per allietare le serate... da li poi le strade si riempivano di gente in maschera che si spostava da una sala all'altra , e le serate se pur fredde e nevose erano sempre piene di coriandoli e Maschere allegre e rispettose che girovagano in cerca di allegria... Hai mè oggi non è più così , il senso del carnevale ormai si è perso... mail ricordo , la memoria ancora resta viva in chi come me ha vissuto gli ultimi sgoccioli di felicità...

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