Questa locuzione gergale è in uso a Leonforte, e fra i leonfortesi all'estero, per dare inizio alla chiacchiera sulle cose paesane. Cosa dicono i leonfortesi del paese? Questa potrebbe essere una buona appross
imazione della locuzione di cui sopra e oggi al Chianu a Scola tante cose si dicono.
Si continua a parlare di posteggi e multe.
Posteggiare ordinatamente o in prossimità del corso Umberto per ragioni di lavoro, servizio o altro è cosa difficile. I posteggi scarseggiano e le vie parallele al corso sono a uso esclusivo dei residenti. "Speriamo" dicono o Chianu a Scola che le multe ricavate dallo street control e dai posteggi privi di biglietto di sosta, servano a costruirne uno, almeno uno.
Si ragiona di Tari e aumenti, che non avrebbero dovuto esserci in virtù delle royalty derivate dalla differenziata.
Si discute di streaming e impossibilità a seguire i Consigli comunali per la mancanza di streaming. Su questa stortura a breve avremo risposte perché il PD ne fece un punto d'onore nel 2022, quando era all'opposizione. Oggi a chiedere la diretta dei Consigli comunali è il gruppo Leonforte ai leonfortesi che ricorda come : "Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all'estero, al processo democratico e per facilitare l'esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi".
E dell'ospedale che si dice?
Su Facebook, Turi Castrogiovanni presidente del F/B/C, accusa di indifferenza i politici locali e regionali per l'incuria in cui versa il nosocomio e in risposta, Giuseppe Arena scrive: "
In questi giorni si fa molto serrata , la lotta per un servizio Sanitario Regionale ,più efficiente e meno costoso per i cittadini Siciliani .
A Roma, i rappresentanti Regionali dei Sindacati, hanno manifestato e protestato contro il Governo Nazionale, citando anche il Governo Regionale , denunciando i disservizi, le inadempienze e le lungaggini esasperate, che vengono imposti ai bisognosi di assistenza Sanitaria.
Da oltre dieci anni, il popolo Siciliano ,chiede rispetto , disponibilità, interesse e assistenza SANITARIA alla Regione Siciliana.
Da quando l'allora Ministro , Beatrice Lorenzin, ha decretato con autorevolezza ed imposto senza nessun spazio di giustificati motivi di rimozione, dI scelte fatte con AUTORITARIA imposizione.
Il fu ormai ex Presidente Crocetta, eseguì gli ordini impartiti dall'alto, così come si sono adeguati , i successivi Presidenti della Regione Sicilia ,Musumeci e Schifani, con le loro rispettive amministrazioni.
Le continue proteste ,fatte da tante realtà Sanitarie Siciliane, nel corso di un decennio , sono state sistematicamente sottovalutate minimizzate, addirittura anche sminuite, dall'arroganza e autosufficienza di una classe dirigente disinteressata e senza una minima sensibilità sul problema posto dai cittadini e dei loro rappresentanti.
In alcune realtà Siciliane, sono state studiate delle iniziative ,contrapposte alle esigenze indicate dalla Regione Sicilia cioè, la mancanza di medici disponibili, ad occupare i posti vacanti nelle varie realtà locali, facendo richieste di assunzioni di medici Argentini o cubani, alcuni dei quali sono Stati assunti nel Nosocomio di Nicosia , in provincia di Enna.
In questa stessa provincia, l'ospedale di Leonforte, pur essendo inserito, nel progetto Regionale quale ospedale di zona disagiata, visitato da tanti ASSESSORI REGIONALI, DEPUTATI, SINDACI, E PRESIDENTI, di tutte le estrazioni politiche, hanno solo preso atto del problema, speso qualche parola di interessamento, il risultato è stato ed è sempre lo stesso cioè: MENEFREGHISMO ASSOLUTO È PRESE IN GIRO COSTANTE AI CITTADINI DEL CIRCONDARIO.
Una delle tante continue promesse che viene fatta è,: manderemo un medico Argentino il cui cognome è dott. PREGO,
un cognome, tutto fondato sulla SPERANZA, forse perché, il Sacerdote che ospita le riunioni della parte ,non legata al legittimo rappresentante della lotta pro ospedale , organizza nella sua parrocchia, riunioni circoscritte e riservate ai loro invitati, non coinvolgendo, ne il Rappresentante del Comitato, tantomeno il Cappellano dell'Ospedale Ferro Branciforte, capra di Leonforte, sempre presente H 24.
Alla luce di tutte queste continue promesse, mai mantenute dalla politica, e di tutte le rappresentanze Partitistiche di tutto l'arco costituzionale, oggi hanno liberato i loro galoppini, sguinzagliati in tutta la Sicilia , a cercare consensi usando tutti i sistemi di corruzione ed inganno, verso i cittadini.
Una vergogna unica nel suo genere, ma principalmente offensiva all'intelligenza umana ed individuale, umiliata ancor di più dal non rispetto della volontà e libertà soggettiva di esprimere il libero voto democratico.
Non ci resta altro che diffidare da questi soggetti inaffidabili e poco raccomandabili, NON BISOGNA AFFIDARSI a soggetti che non hanno il minimo senso di umiltà e consapevolezza, verso un popolo abbandonato a se stesso, non assistito e vittima delle speculazioni da parte di medici, assetati di denaro ed alla ricerca di bisognosi di cure, per far soldi a tutti i costi.
Questo territorio dell'Ennese , rimane sempre povero in tutte le sue richieste, estraneati dalla politica ed ingannati dalle istituzioni perseguitati dalle tasse ed insultati neli'intelligenza rendendo la vita difficile in tutte le sue direzioni.
Oggi il VANGELO, parla del BUON PASTORE, che dona la vita per le sue pecore, li difende li protegge, li tiene Unite e dona tutte le attenzioni pur di dare sicurezza, i nostri Governanti ci lasciano in balia dei lupi e dei saccheggiatori e lasciano disperdere nel mondo dell'oppressione e della schiavitù i poveri cittadini bisognosi.
Dottor PREGO, non per caso sei venuto a dare la tua professionalità, nell'ospedale di Leonforte, sei e sarai per tutti noi un medico eccellente, aiutaci a pregare densamente per questa società che opprime i poveri ed i bisognosi, oltre la tua nobile assistenza ,e che Giuseppe Moscati , assieme a noi, nella cappella a Lui dedicata, ci Guidi con l'amore è le virtù a lui appartenenti.
Di elezioni europee nessuno sembra interessato. Sarà argomento di discussione nelle segrete stanze.
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