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COLA TRIDENTA IL BRIGANTE BALLERINO

Immagine del redattore: Aldo la GangaAldo la Ganga

Aggiornamento: 29 dic 2024


"SE NON FAI IL BRAVO, VIENE A PRENDERTI COLA TRIDENTA" mi diceva mia nonna Ciccia quando diventavo troppo vivace  chiassoso.

Ed io allora impaurito, stavo buono e evitavo le mie tradizionali monellerie.  Sono pochi  quelli che oggi, sentendo quel soprannome si ricordano di lui.


Nicola M., passo alla storia come un ladro, ma per i miei concittadini e per quelli dei paesi limitrofi era qualcosa di più.    

Per la leggenda e per il folklore oltre a un brigante era un uno che viveva la vita, amante delle donne, del gioco,dei bei vestiti, della ricchezza.

Nicola M. nacque alla fine della prima guerra mondiale da una famiglia di origini umili, a quanto  mi è  dati sapere,  nacque in contrada Malagurno’, ai confini tra Nicosia,Capizzi e Cerami.

Fin da giovanissimo aveva organizzato una piccola banda, radunando alcuni giovani “della sua zona”.

A soli 19 anni venne denunciato da un vicino al quale aveva sottratto del denaro. Scontata la pena inizio sua attività di brigante,  cominciando a colpire nelle campagne attorno alla nostra cittadina.

Poche, pochissime sono le notizie che sono riuscito a reperire, ma quelle poche mi confermano tutte che era un 

amante del gioco, delle donne e del ballo.

Tra i pochi aneddoti desta scalpore la ricostruzione di quella sera in cui Cola voleva recarsi in contrada Favara dove era stata allestita una balera. 

I carabinieri gli davano la caccia e allora venne di nascosto in paese, si intrufolo in una casa baronale e portò  via dei vestiti per poter ballare indisturbato grazie al travestimento.

Infatti così fece, si travesti da donna e riuscì a ballare indisturbato per tutta la sera.

Altro celebre episodio e quello accaduto in una villa baronale   ai confini tra Nicosia  e Gangi.

Cola si era recato in casa di un nobile con l'intenzione di portargli via una somma ingente.

Ma quasi ad aspettarlo, c'era proprio  lui il barone.

I due si guardano ,armati entrambi, e rimasero in silenzio, l'uno guardava l'altro.

Ad un certo momento Cola sfido il barone, “ facciamoci una partita a carte, se vinci tu io vado via senza prendere niente, se vinco io mi dai i soldi che hai nel cassetto”

Il barone accetto.

Ebbe inizio la partita a “settanta”, i due avevano gli occhi puntati addosso sia della baronessa e degli inservienti  che quelli del resto della banda.


La partita termino con il barone vincitore.


Allora Cola si alzo, ripose la pistola nel suo fodero e disse al barone” io prima che un ladro sono un gentiluomo e un uomo d'onore e mantengo sempre la mia parola”.

Salutò  si giro di scatto radunò la banda e andò via senza prendere nulla.

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