Venerdì 27 gennaio, in occasione della Giornata della memoria l'Università popolare ha ricordato la Shoah. Sulle note di Schindler's List e di pezzi di musica Klezmer eseguiti dai maestri Pietro Lombardo e Sandro Vitale, si è parlato di individualità negata, di Porrajmos e di processo a Dio per la sua indifferenza. Ragionare su quello che è stato è un dovere morale per capire quanto disumanizzante sia far sbarcare a Livorno 142 disgraziati sopravvissuti ai campi di concentramento libici o quanto pericoloso sia negare agli ultimi la dignità di un sussidio. Lo stermino di milioni di "non conformi" all'idea del partito della Nazione fu possibile anche grazie alle leggi volute da chi in nome della Legge schiacciava le persone. Ieri come oggi. Non basta pubblicare frasi e foto standard nel giorno della Memoria, occorre compatire e avere rispetto per gli altri altrimenti è solo vana e pericolosa retorica.
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