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IL PERCHE’ DI QUESTO SPECIALE SU SANTO EMANUELE. NICOSIANO E UNO DEGLI ASSASSINI DEI FRATELLI ROSSELLI

Immagine del redattore: Aldo la GangaAldo la Ganga

 


Abbiamo deciso di realizzare questo speciale sulla figura del Colonnello Santo Emanuele, perché rientra a pieno titolo nel percorso editoriale che abbiamo intrapreso oramai tre anni fa e che ci vede impegnati nel riportare alla luce  molte vicende “ nostrane” che sono ormai passate nel dimenticatoio.

E quella del colonnello Emanuele sicuramente è una di queste.

L’inchiesta del giudice Robino, su questa pagina oscura della vita politica italiana nel periodo fascista, dipinge la figura del colonnello Santo Emanuele come un faccendiere, provocatore e dai comportamenti camaleontici.

Santo Emanuele fu uno dei massimi dirigenti del servizio segreto agli ordini del fascismo, organizzatore ed esecutore  dell'assassinio dei fratelli Rosselli.

Quando capì che la guerra era persa, passò sùbito armi e bagagli al servizio degli americani, pronto alla contrattazione e al mercanteggiamento dei dossier accumulati, compilatore di memoriali ricattatori, è disposto alla delazione anche nei confronti dello Stato Maggiore.

Servo dei tedeschi prima, e degli americani poi, la sua figura suggerisce che già allora  in questo nostro paese non è il potere politico a controllare i servizi ma al contrario, e sempre, sono questi a controllare il potere politico dopo aver venduto i propri servigi alla potenza straniera vincente e dominante.

Cosi scriveva infatti Santo Emanuele: «Agli alleati noi dobbiamo dare soltanto buoni, bravi e leali combattenti. Sarà bene per noi, per oggi e per domani».

Mi auguro solo che dopo questo nostro speciale  non venga in mente a qualcuno di dedicargli una rotonda o un monumento.

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