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Immagine del redattoreGabriella Grasso

Dca ossia Disturbi del comportamento alimentare. In Italia si contano tre mila vittime all’anno,

In Italia si contano tre mila vittime all’anno, ma mancano le strutture.


Secondo l’Osservatorio del Ministero della Salute sono più di 3 milioni le persone ammalate. Si è abbassata moltissimo l’età di esordio, si ammalano bambini di 8-10 anni, con conseguenze più gravi.


I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, BED); i manuali diagnostici, inoltre, descrivono anche altri disturbi correlati, come i disturbi della nutrizione (feeding disorders) e i disturbi alimentari sottosoglia, categoria utilizzata per descrivere quei pazienti che pur avendo un disturbo alimentare clinicamente significativo, non soddisfano i criteri per una diagnosi piena.


Poca però è l’attenzione delle istituzioni nei confronti di queste malattie nonostante i dati confermino l’aumento tra i giovanissimi. Nel nostro Paese non vi sono ancora sufficienti centri specializzati e non tutte le Regioni hanno strutture adeguate, il che obbliga le famiglie a spostarsi di continuo, cosa che sconvolge ancora di più la vita dei pazienti. A Enna non esiste un centro per la cura dei Dca e l’ambulatorio è privo di sufficiente personale. Mancano i dottori, ma aumentano i malati soprattutto dopo le ondate pandemiche con annessi lockdown. Cosa devono fare le famiglie che vivono questo dramma? A chi debbono rivolgersi? Il Ferro/Branciforti/Capra fu indicato per ospitare un centro di cura per queste patologie. Il prossimo governatore della Sicilia saprà usare gli innumerevoli edifici dell’Asp, abbandonati da tempo o destinati all’abbandono? I siciliani pagano le tasse come i lombardi, eppure a noi i servizi essenziali vengono negati. Perché?

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