"Tolgo gli ultimi dalla strada ma la diocesi caccia me e salva i preti che sniffano e vanno a prostitute"
Queste alcune battute a caldo di don Luca FAVARIN, rimosso dal suo dicastero dalla curia vescovile di Padova.
Il vescovo , continua don Luca, voleva mettere le mani nei nostri bilanci che sono trasparenti. Ed è a disagio quando parlo dei diritti Lgbt e del fine vita"
Luca Favarin, ordinato sacerdote nel 1988, è laureato in filosofia e scienze della formazione e ha dato vita alla onlus Percorso vita che si occupa di immigrati, emarginati, poveri e prostitute.
Alcuni anni fa criticò l’ipocrisia dei credenti che preparavano il presepe per Natale, ma non si dimostravano accoglienti nei confronti di chi arriva da altri Paesi.
La rottura con la Diocesi era dunque annunciata ormai da giorni e sarebbe stato lo stesso Favarin a chiedere la sospensione dal suo ministero.
È stata la stessa Curia ad annunciarlo qualche giorno fa.
Di seguito uno stralcio di una sua dichiarazione in merito alla vicenda che lo vede protagonista.
" Credo nell’inclusione e questo significa il diritto di amarsi e vedere pubblicamente riconosciuto il proprio amore anche per le persone dello stesso sesso.
Credo nei diritti delle persone indipendentemente dai loro orientamenti sessuali o dai loro credi.
Credo fermamente in una legge sul diritto del fine vita. Questo va totalmente contro il magistero ufficiale della Chiesa e io, per correttezza e integrità, non posso esserne portavoce.
Accanto al coraggio di resistere c’è quello di chi interrompere un legame quando diventa talmente stretto da soffocare.
Io ho scelto prima l'uno ora è tempo di scegliere l'altro.
Parliamo lingue diverse e diamo priorità a cose diverse, siamo da troppo tempo su mondi radicalmente diversi: con infinita ed estrema serenità e gioia Io continuerò domani, come ieri, ad accogliere nelle nostre comunità i ragazzetti che sono sulla strada vittime della violenza e dello sfruttamento, in nome di Dio e dell’umanità."
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