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Immagine del redattoreGabriella Grasso

FotoFilmFestTesori della mia terra

Nasce a Leonforte il concorso FFF: FotoFilmFest, per volontà dell'ex assessore Nino Lo Pumo che ha voluto valorizzare due concetti inscindibili: la donazione e la promozione. Partecipare a questo concorso vorrà dire donare per la ricerca, una novità che unisce due gesti di civiltà.

Con il patrocinio del comune di Leonforte e del comune di Pistoia e la partecipazione di giurati di eccezione, si potrà raccontare quello che è nascosto. Il focus del concorso è infatti incentrato sull'espressione delle nuove arti figurative della fotografia e del cinema, ma per saperne di più si può cliccare su www.tesoridellamiaterra.

Io racconterei il lavatoio della Granfonte, se decidessi di partecipare al concorso.

La Granfonte è il monumento iconico di Leonforte, ma quanti conoscono la fonte della morte?

Dalla fonte della Morte scaturisce un'acqua che molti paesani considerano curativa e vaticinante. Ad essa si attribuiscono memorie prodigiose, documentate dall'avere il fonte riversato sangue al tempo in cui i saraceni percorrevano quelle terre. Era la fine del mese di maggio 1061, un esercito di normanni proveniente da Messina venne in armi con Ibn al Awass, arroccato in Casrogiovanni, che restò inespugnata. La leggenda narrà che dalla fonte della Morte, giorni prima della cruenta battaglia, fosse uscito sangue a fiotti, quasi a presagire le innumerevoli perdite umane. E' verosimile che le acque sotterranee sciogliendo e trascinando l'argilla, il taju, abbiano colorato le acque di rosso, ma il cuntu pretende altro e il cunto è quello che rende magico un luogo, poco conosciuto e meritevole d'essere visitato tanto quanto la Granfonte.





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