Era il 26 dicembre del 1960 quando in tredici rapirono Franca Viola.
Dopo che per mesi avevano tormentato la famiglia distruggendole il vigneto, dando fuoco al casale e infine addirittura minacciando il padre con una pistola.
A rapirla fu l’ex fidanzato Melodia e 12 suoi compari. Mafiosi, gente senza scrupoli. Violentarono, picchiarono e affamarono Franca per 8 giorni. Il motivo? Perché lei quando scoprì che Melodia era un mafioso, non volle sposarlo. E il padre la difese. Tutta la famiglia si oppose con tutte le sue forze e per questo motivo subì un inferno. E lei venne stuprata perché l’obiettivo era quello di costringere la famiglia ad accettare poi un matrimonio riparatore.
Dopo quella tortura, la famiglia fece finta di accettare. Ma all’incontro “riparatore” si presentò con la polizia e li fece tutti arrestare.
Franca Viola divenne un simbolo di coraggio, forza, determinazione. Lei e la sua famiglia. Con quel "no" ci fu l'inizio della fine del matrimonio riparatore.
E a lei, oggi, va ancora una volta un grazie per aver lottato a nome di tante e per aver dimostrato un coraggio straordinario.
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