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Francesco Salamone: L’ENNESIMO STUPRO SU UNA VERGINE SENZA PADRE

Francesco Salamone

La Sardegna tutta, ma anche la vicina Provincia di Agrigento, hanno insegnato che le aree occupate dai militari sono storie di omissioni e di silenzi da parte di quelli che cercano in tutti i modi di celare il danno, di sminuire il problema. È ormai acclarato che “le zone militari”, ancorché pacifiche o di gente che ama giocare ai soldatini o al Risiko, sono spazi comunque di invasione e inquinamento, dagli effetti spesso irreversibili. Per questo anche io sento il dovere di associarmi al coro, per fortuna quasi unanime, di veemente protesta contro la improvvida e scellerata decisione degli odierni Amministratori di Gangi, Nicosia e Sperlinga di consegnare il territorio ai militari per operazioni di dubbia decifrazione anche al più irredentista dei guerrafondai locali. Quello che Germinal si sforza di promuovere attraverso questa civile e democratica insurrezione popolare contro questo ennesimo stupro, è anche una storia di giustizia, quella che hanno chiesto (e ottenuto) i cittadini sardi e gli agrigentini e coloro che sanno e hanno più volte denunciato cosa significhi nel concreto una invasione di spazi urbani e ambientali da parte di militari. Lì, si ammalarono militari, pastori e persone nelle zone adiacenti ai poligoni. Nacquero animali deformi, agnelli con un solo occhio o senza occhi, a due teste. Metalli pesanti, scorie radioattive e altri inquinanti presero corpo .. Si denunciò l’uso dell’uranio impoverito e di altri agenti cancerogeni, come il torio, durante le esercitazioni militari, “per ammissione della stessa NATO”. Si svolsero simulazioni belliche e la sperimentazione di nuove armi, che si sommarono alla condizione di rischio amianto. Vogliamo tutto questo nascosto sotto la coltre della ignavia politica in una zona ancora vergine e incantevole, a pochi passi da un mare cristallino? La nostra è una società che ancora preserva qualche timido segnale di democrazia popolare e proletaria, non permettiamo dunque che promiscuità con Poteri più o meno definiti, ricatti politici, manipolazioni documentali, distruggano definitivamente queste nostre realtà. Perché al gioco dei soldatini - che malcela i soliti inevitabili interessi economici - molti continueranno a morire a causa dell’inquinamento. E forse, se e quando ce ne ricorderemo, sarà troppo tardi.

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