"In attesa dell'uscita delle GPS..."
Da ormai molti anni ho un datore di lavoro che mi tiene nella precarietá. L'alternativa sarebbe cambiare lavoro, lo so. Ma a me quel lavoro piace. Ho investito tempo e denaro per guadagnarmelo e penso anche di svolgerlo discretamente.
Il mio datore di lavoro, tra le altre cose, mi stimola (costringe) a continuare a formarmi... specializzarmi... abilitarmi...cosí da passare al girone degli eletti superspecilizzatiabilitati e ottenere finalmente un pó di serenitá in piú. Ma ogni anno, puntualmente a fine Agosto, mi dice che molti miei colleghi superspecilizzatiabilitati, non lavoreranno e che forse anche io
potrei non lavorare perchè non ho fatto del tutto la brava ( "lo sapevi che saresti dovuta andare qualche anno a far la fame al nord")
LO SO CHE TUTTO QUESTO ANDREBBE DENUNCIATO. IL PROBLEMA É CHE CIÓ CHE NOI INSEGNANTI ACCETTIAMO DI SUBIRE, É SFRUTTAMENTO DI STATO!"
Questa è la dichiarazione di Nella Belintende , insegnante in attesa. Il mondo della scuola vilipeso come stipendificio da ministri social, troppo social è un girone dantesco per molti docenti precari che da anni non sono ancora entrati di ruolo e ricevono uno stipendio fino al giorno in cui lavorano, o meglio, se non lavorano non vengono stipendiati e qualcuno di questi attende ancora gli stipendi di aprile-maggio e giugno. Ora, quale altro dipendente o lavoratore attenderebbe annualmente, quindi non una volta ogni tanto, che lo stipendio gli venga dato dopo tre mesi? La scuola meriterebbe una riforma seria certamente a cominciare dalla didattica e certamente dovrebbe riservare più rispetto ai suoi lavoratori.
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