La mattina del 25 luglio scorso, Hasib Omerovic è caduto dalla finestra mentre agenti della polizia di Stato effettuavano un controllo dei suoi documenti. Omerovic era ed è un incensurato e quella mattina se ne stava bellamente a casa sua . Ad avvisare i genitori di Omerovic sono stati due poliziotti, che hanno parlato di un braccio rotto mentre Omerovic era al Gemelli in coma farmacologico, e sarebbe stato sottoposto nei giorni successivi al ricovero ad operazioni chirurgiche al cranio, al volto e alle braccia. Pare che quella mattina del 25 luglio, nell’appartamento di Omerovic, ci fossero almeno quattro poliziotti, tra cui una donna, in borghese, e la sorella minore di Hasib, Sonita, una ragazza affetta da grave disabilità psicofisica, che ha raccontato :«Ho sentito suonare e ho aperto la porta… una donna con degli uomini vestiti normalmente sono entrati in casa, la donna ha chiuso la serranda della finestra del salone… hanno chiesto i documenti di Hasib, hanno fatto le foto… lo hanno picchiato con il bastone, Hasib è caduto e hanno iniziato a dargli i calci…è scappato in camera e si è chiuso… loro hanno rotto la porta… gli hanno dato pugni e calci, lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù» . Omerovic viveva a Primavalle, un quartiere romano, ma è rom e pure sordomuto e ha anche una famiglia numerosa e disagiata, tutte cose che lo rendono un mostro e infatti in un post che lo riguardava si poteva leggere, qualche giorno prima della defenestrazione a carico di ignoti : “Fate attenzione a questa specie di essere perché importuna le ragazze, bisogna prendere provvedimenti”». Ad Omerovic sarà venuto lo stesso malore attivo che colpì l’anarchico Pinelli?
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