Questo 2024 sta per arrivare al capolinea qed è questo il momento dei ricordi, del tirare le somme e soprattutto della ricerca frettolosa del nuovo i calendario o q per il prossimo anno, da ricevere gratuitamente o da comprare.
Nel riaprire la scatola dei miei ricordi, mi ritornano in mente i miei anni giovanili trascorsi come garzone nella barberia di quelle splendide persone che erano Pippo e Nino.
E fu proprio lì, in quegli anni settanta del secolo scorso che intravidi per la prima volta i calendari tascabili che venivano dati nelle festività natalizie ai clienti.
Mi sono rimasti impressi nella memoria, come credo a tanti ragazzi della mia generazione.
Si, parlo parlo proprio dei mitici calendarietti, di un profumo generalmente dolciastro, che un tempo, credo dalla fine dopoguerra agli anni novanta, i barbieri, nei periodi festivi, regalavano ai clienti. Piccoli oggetti di culto, per noi adolescenti di quegli anni, se non addirittura … un po’ erotici: realizzati con carta speciale, erano infatti quasi sempre le giovani modelle a spadroneggiare,immancabilmente in baby-doll.
Il risultato, per noi ragazzini che vivevamo ancora in tempi di un’epoca di grande cappa sociale e per molti versi bigotta, era di inevitabile … turbamento.
Ma non tutti i caledarietti erano con immagini di belle modelle,per i papà, i nonni e molti adulti, i soggetti dei calendarietti erano diversi: cantanti liriche, dive del cinema, attrici di teatro, ecc. In tutti i casi, l’indimenticabile rito era sempre lo stesso: il barbiere diceva al giovane aiutante la famosa frase “ragazzo, spazzola !” e, insieme al vigoroso colpa di spazzola per eliminare i capelli sparsi, arrivava l’ambito calendarietto in cambio della mancia.
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