Ieri sera, nel baglio comunale di Centuripe, è stato presentato il libro "Anime di zolfo" di Gabriella Grasso, con manoscritto di Salvatore Longhitano e tavole del maestro Croce Armonia, edito da Armando Siciliano. Il libro è il secondo volume della collana "La mia Sicilia" , che ha preciso mandato memorialistico. La collana si propone di ordinare e contestualizzare le storie nella Storia perché l'esperienza del singolo non venga smarrita o cancellata dai macroeventi. In Anime di zolfo, le parole di Salvatore Longhitano si uniscono alla ricostruzione storica delle vicende dei minatori, scomunicati perché comunisti e in prossimità col demonio; così volle Pio XII, nel 1949. Si ribadisce la mancanza di investimenti sul territorio da parte dei proprietari territoriali, capitalisti e sfrenatamente liberali, e alla umiliazione di un'intera generazione che si autodefiniva "schiacciata", povera e disagiata. La serata è stata coordinata dal poliedrico sindaco di Centuripe Salvatore La Spina e molto partecipata da tutta la popolazione.
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