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Nicosia è certamente un territorio difficile. Ma ora è diventato anche pericoloso. Pericoloso non solo per chi esprime le opinioni ma anche per chi per una volta ha deciso di non esprimersi. Ci sono elementi che vanno segnalati perché rappresentano in modo di fare politica semplicemente vergognoso e non degno di una democrazia matura.
Vengo ai fatti (ed utilizzo la prima persona perché è un fatto che è successo a me): nella giornata del 26 febbraio ricevo due messaggi whatsapp da un consigliere comunale di Nicosia che riporto testualmente:
“Ti invito, come e quando vuoi, a farti una squadra e a sfidarmi giusto perché sono politicamente morto”
Secondo messaggio
“Ma non tutti scarsi come te … almeno qualcuno buono mettilo in campo, altrimenti non c’è partita Baci baci”.
In un paese civile un siffatto consigliere oggi dovrebbe dimettersi nella vergogna più totale e il consiglio comunale e l’amministrazione in primis dovrebbero chiederne le dimissioni per direttissima. Non perché, attenzione, se l’è presa con me, ma per un motivo ancora più subdolo e che sfiora veramente la pericolosità del contesto nicosiano: io questo consigliere non lo considero proprio e non l’ho considerato proprio in questi mesi perché politicamente non ha nulla di considerevole da mostrare. Quindi senza io aver fatto alcunché mi ritrovo dei messaggi whatsapp di questo tono da parte di un consigliere comunale di cui non reputo opportuno impiegare anche un solo secondo della mia vita. Ma poi che tristezza dover pensare che il valore di una persona si possa valutare nei voti che prende, che tristezza pensare che i cittadini nicosiani sono solamente utili a creare un voto per far pesare una eventuale “patente” di censore.
Ma poi, signor consigliere, intanto mi permetta esprimerle la mia più totale pena nei suoi confronti nel non avere alcuna altra argomentazione se non l’insulto e qualche voto dato che la vita per la sua totalità è fatta di ben altro, mi faccia capire: anche se non avessi alcun voto non ho diritto a parlare? Non ho diritto a vivere? Non ho diritto ad essere cittadino nicosiano? Mi pare che queste cose rimandano a pagine buie della storia e proprio per questo non posso restare in silenzio e, seppur controvoglia dato che vorrei evitare di sprecare il mio tempo nei suoi confronti, devo denunciare pubblicamente questo suo comportamento vergognoso, perché ciò che è successo a me può succedere (se già non è successo) ad ogni nicosiano onesto e lavoratore. Signor consigliere, il suo compito è rappresentare, e io non penso che i nicosiani siano persone che agiscono come lei. Io penso che i nicosiani siano persone per bene.
Signor consigliere, sappia una cosa: sarà mia cura portare a conoscenza questo suo atto agli organismi competenti perché se in questi giorni in cui è stato presentato il libro su Pino Puglisi ho imparato qualcosa, quel qualcosa è lottare contro gli atteggiamenti che questo suo comportamento mettono in mostra. Nicosia merita ben altro.
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