Una cosa che ho imparato nel tempo è che
" il buon cavallo si vede a lunga corsa... "
Di solito chi inizia un viaggio è perché vuole arrivare alla meta, e magari per cause impreviste capiterà di dover fare una sosta, ma appena le condizioni sono favorevoli, il viaggio riprende ...
Sulla base di questo pensiero mi chiedo se realmente , chi ha deciso di fermare la corsa lo abbia fatto rinuciando davvero alla meta!?!?...
...e volendo dare atto al gesto , che senza dubbio ha permesso di allentare le tensioni, e di fare pacare almeno momentaneamente quelli che sembravano essere venti di rivolta popolare dura e senza ripensamenti, mi chiedo se queste decisioni, siano state prese con reale convinzione , e quindi ne seguiranno azioni concrete che andranno ovviamente contro la presa di parte iniziale!... oppure sarà stato solo un sempliciotto tentativo per cercare di tenere gli animi buoni , in modo da poter portare avanti la questione ,e regolarizzare le cose rimaste in sospeso. Risanare apparentemente i rapporti con i cittadini che erano dubbiosi e magari fare in modo che si creino le condizioni di un ravvedimento popolare, può essere parte di una partita a scacchi , dove la strategia vincente ha bisogno di tempo ,facendo sì che dando spazio ad una campagna informativa velata e favorevole all'accettazione dell Hub, si possa fare scacco matto!
Questo non lo sappiamo e ci auguriamo che non sia così,ma confidando nella buona fede ( ma non troppo) del gesto dei sindaci speriamo vivamente che si adoperino quanto prima affinché lo spettro di questa scelta autolesionista, possa essere solo uno strumento di riflessione per tutti, e che ci porti ad un nuovo progetto comune di rilancio della comunità e dei territori, nel rispetto della natura, dei luoghi e dell'ecosistema che ci circonda .
Il buon cavallo si vede a lunga corsa , ma noi non dobbiamo abbassare la guardia comunque, affinché questo non diventi il "Cavallo di Troia " che ci porti alla completa distruzione della nostra terra . Queste comunità hanno saputo stringersi insieme per difendere il proprio territorio e adesso bisogna avere la forza e il coraggio di continuare perché solo così si potrà dare continuità alle iniziative già avviate, soprattutto non lasciando soli i direttamente interessati , gli agricoltori e i cittadini che hanno chiaramente bisogno di sostegno per il proprio appezzamento di terreno e le loro aziende. Uniti si può fare tanto, testa alta e senza indugio, lottiamo pacificamente per noi ma anche per le generazioni future che sono il domani di questi luoghi.
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