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Immagine del redattoreSilvano Privitera

Il cimitero troinese è nell’atlante dei cimiteri significativi italiani.


TROINA. Il cimitero troinese, da quest’anno, è nell’atlante dei cimiteri significativi italiani. Lo si è appreso nel convegno dell’Association of significant cemeteris in Europe (Asce) che si è svolto alcuni giorni fa a Mantova. L’Asce è l’associazione dei cimiteri storici monumentali in Europa fondata a Bologna nel 2001. E’ una rete di 179 associazioni sparse in 22 paesi europei, che si occupano dei cimiteri come beni culturali per valorizzarne l’importanza storica e artistica. Quello di Troina, che è stato riconosciuto come significativo dall’Asce, ora fa parte della rete che collega 180 cimiteri di 22 paesi europei. Tra questi c’è anche il cimitero di Messina. Per il sindaco Alfio Giachino, “è un importante riconoscimento per la nostra comunità che dà il giusto valore al patrimonio artistico e monumentale che esso custodisce”. Al momento, nella rete dei cimiteri significativi europei, di cimiteri siciliani ce ne sono due. Fanno parte di un percorso di un percorso turistico che attraversa tutta l’Europa. Per l‘inserimento del cimitero di Troina nell’atlante dei cimiteri significativi italiani, l’amministrazione comunale ha dovuto corredare la richiesta con una ricca e puntuale documentazione storica e fotografica. A ricordarlo è Fabio Venezia, assessore comunale ai beni comunali, che ha detto: “Grazie alla proficua collaborazione con Renata Santoro e al supporto dello storico locale Nicola Schillaci abbiamo raccolto la documentazione necessaria per candidare il civico cimitero di Troina nel circuito dei cimiteri monumentali italiani”. Venezia, che è anche deputato regionale, ha presentato all’Ars, assieme ad atri deputati, la proposta di legge per la valorizzazione dei cimiteri monumentali siciliani. Nella documentazione presentata all’Asce è descritta l’origine del cimitero. Di costruirlo, si iniziò parlarne nel lontano 1865. Ci vollero 10 anni per individuare l’area dove costruirlo: contrada Madonna delle Grazie a qualche km dal centro abitato. Per l’acquisto del terreno, nel 1876, il comune spese 1000 lire. Incaricò l’architetto Silvestro D’Amico a redigere il progetto. La costruzione fu completata nel 1884. Al suo interno ci sono le cappelle delle 11 confraternite e di singole famiglie. Contiene anche dei pregevoli monumenti funerari come le tombe del famoso medico Giuseppe De Nasca (1893 scultore Lorenzo Grasso), di Elvira Sollima-Schillaci (1904 scultore Ettore Ximenes) e della famiglia De Agrò (1980 scultore Remo Brindisi).

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