Il Comune di Leonforte rende noto che serve, urgentemente, un tecnico altrimenti non si potrà accedere ai fondi del PNRR.
Altrove già molto è stato fatto, ma non è mai troppo tardi e dunque si faccia avanti un tecnico. Un tecnico per favore sennò rischiamo di restare fuori dalla Ripresa che travolgerà l'Italia del centro e del nord e schiaccerà noi.
Dalla fine della seconda guerra mondiale, eccezion fatta per il decennio che va dagli anni cinquanta/sessanta, il sud è passato da essere una questione a diventare un problema e l'arretramento demografico, che spaventa tanto il sindaco di Leonforte, è dovuto essenzialmente al disinteresse dello Stato centrale per la periferia del Paese. I giovani meridionali, ma non solo, vanno via perchè il sud non offre prospettive di premialità e di riscatto, da noi chi ha avrà e chi non ha non avrà e l'ultima legge di bilancio, con i tagli al RdC e l'autonomia finanziaria regionale, darà il colpo di grazia. In Italia esiste una differenza iniqua fra il reddito pro capite dei calabresi e quello dei lombardi e la distribuzione dei servizi essenziali come sanità territoriale e scuola per non dire delle infrastrutture, che nell'entro terra siciliano sono mulattiere verghiane. Nei fatti i comuni del sud non sono in grado di progettare per potere utilizzare i fondi del PNRR, non hanno gli strumenti per farlo. Non c'è una scala di priorità da rispettare comune per tutto il meridione del Paese e non c'è una visione di recupero delle reali potenzialità, come l'agricoltura. L'Italia che produce e progredisce è al nord, quella che ristagna e arretra al sud. L'ultima graduatoria relativa alla vivibilità delle provincia d'Italia ha visto le prime sessantré al centro e al nord, il meridione è al pari dell'Africa settentrionale, ma forse il governo Meloni vuole realizzare il sogno leghista: l'espulsione del sud dal resto d'Italia. Che fare?
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