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Immagine del redattoreGabriella Grasso

Il Governo compra bambini italiani.

Il senatore Gasparri ha proposto un disegno di legge che prevede un «reddito di maternità». Previsto su base mensile fino al quinto anno di vita del pargolo italico e concesso su richiesta alle sole cittadine italiane che abbiano un valore ISEE del nucleo familiare di appartenenza non superiore a 15.000 euro. Il bonus riguarderebbe dunque donne italiane povere e preferibilmente coniugate, naturalmente se i figli "non abortiti" aumentano il premio natalità aumenterà di 50 euro al mese. Per dare attuazione al beneficio economico, il ddl istituisce un fondo di 600 milioni di euro annui a decorrere dal 2024. La proposta è ribadisce l'articolo 5 della legge 194 e insiste sul concetto di figli come capitale della nazione, specie se puri di razza. Ora la normativa vigente prevede già una serie di misure, anche economiche, a sostegno della maternità e della paternità come: i congedi, l’assegno di maternità di base e l’assegno di maternità per lavori atipici e discontinui, poi a partire dal 2022 l’assegno unico e universale, e più di recente i bonus asili nido e il bonus mamme. «Tali misure, tuttavia, - secondo Gasparri - non sono sufficienti ad arginare il ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza per motivi di disagio economico e sociale. Occorre quindi mobilitare risorse e individuare soluzioni di sostegno alle donne incinte per scoraggiare l’aborto legato a cause di disagio economico e sociale». Le donne, secondo Gasparri, vanno pagate per stare in casa a sgravare pargoli. Al paese mio usa dire "accattà" un figlio/a ossia ha comprato un neonato. Eravamo avanti, a Leonforte, e non lo sapevamo.



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