Rieccomi, ancora una volta, a dover risolvere un intricato caso che mi viene presentato a Nicosia. E il caso in esame è davvero intrigante perché si scontra con quella cosa che si chiama memoria corta e che permette, a chi la sa sfruttare, di far passare per straordinario anche l’ordinario. Ed è il caso del parcheggio di San Michele, presentato dal Sindaco come un qualcosa di recuperato grazie alla sua potentissima Amministrazione e a qualche consigliera locale. Non vi dico i “like” su Facebook, a dir il vero pochini se confrontati con qualche altre sindaco locale che parla di sostanza e non di fuffa. Ed è fuffa, sapendo di dire fuffa, quanto dice Bonelli. Infatti, si dice che si è “recuperato” un luogo. Per recuperare un qualcosa c’è bisogno che si perda, che vada a malora, che non venga curato bene. Quindi il sindaco sta dicendo che è stato recuperato, ovvero prima non era curato bene tanto da richiedere un intervento di recupero, il parcheggio di San Michele. Ma in questi otto anni quale super amministrazione c’era? Non c’era forse quella di Bonelli? E quindi perché non ha mantenuto, curato, evitato che andasse a malora lo stesso parcheggio oggi recuperato? Anche perché curare nell’ordinarietà, oltre a fare il compitino, ha un costo, dover recuperare, ovvero non aver fatto neanche il compitino, ha un altro costo. Ma vabbè, è vero che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce e quindi per avere qualche like su Facebook tanto vale presentare come straordinario l’intervento di una super Amministrazione che ha solamente corretto un errore che si trascinava da 8 anni. Il mistero comunque resta se i nicosiani sono contenti di tutto questo fumo negli occhi…
Elementare Watson!
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