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IL MISTERO DELLA GUANTIERA E DEL VIAGGIO A PALERMO

Herlock Sholmes

Rieccomi a voi, mio amato pubblico di Germinal, nel dover risolvere un nuovo intricato caso che mi viene posto. In questi giorni Nicosia è “scossa” dal quello che potremmo definire lo “scandalo della guantiera” dato che il consigliere La Giglia ha fatto emergere che, da determina dirigenziale, sono stati spesi 60 euro di soldi pubblici per una spesa di dolci da dare a degli ospiti politici venuti a Nicosia e, quindi, ragionando sull’opportunità di una tale scelta.

Il primo mistero, ovviamente, collegandoci a quanto affermato dal consigliere La Giglia, è come mai ancora una volta certi che paventano essere occhi vigili del territorio attenzionano solo morti, battesimi, cresime, cinquantesimi e becero curtigghio tra comare e manca sempre un minimo di vera attenzione verso la vita cittadina di tutti i giorni. Ma questo è un mistero su cui anche io devo alzare le mani.

Però, ecco qui il secondo mistero (e qui impiegherò tutte le mie forze) il consigliere La Giglia, giustamente denunciando l’opportunità di un tale gesto da parte dell’Amministrazione, dimentica che anche l’opposizione non brilla certamente nel far risparmiare le casse comunali del paese con cose di cui si potrebbe fare a meno.

Prendiamo la determina dirigenziale n. 1911 del 18/12/2024 con cui vengono dati 150 euro ai consiglieri Giacobbe e Scavuzzo (di opposizione) per, udite udite, essere andati a Palermo per incontro all’ARS e con SiciliaAcque per problematiche inerenti il servizio idrico.

Cioè: mentre i cittadini soffrono la sete e anche a piedi sono andati in massa alla diga Ancipa per occuparla (nessuno li ha rimborsati), i due consiglieri (che peraltro in tutta questa crisi non hanno neanche brillato di iniziative), anche solo per andare a Palermo per un incontro si fanno pagare 150 euro!

Giusta e corretta la missione, legalmente ineccepibile, ci mancherebbe altro, come anche l’impegno di spesa di 60 euro. Ma in questo frangente è proprio necessario? È corretto? Che cosa ha prodotto questo incontro? Forse ha piovuto anche per merito loro?

Che poi a pensar male spesse volte ci si indovina. Il 18 dicembre, sotto Natale, si può andare all’Ars per fare gli auguri e tra una cosa e un’altra mettersi d’accordo sul nuovo inciucio tra le due componenti, PD e Forza Italia, che sembrerebbero convergere sul nome di Francesco Spedale. E alcuni uccellini dicono che questo matrimonio sia voluto proprio dai due onorevoli locali, quindi qual migliore occasione di vedersi sotto Natale a suggellare il patto del pandoro?

Ma al di là delle illazioni politiche, in un momento di crisi e in cui la politica deve ora più che mai mettersi al servizio dei cittadini, come è stata poco opportuna la spesa di 60 euro, così lo è stata anche questa di 150 euro, in totale mancanza di rispetto delle tante professionalità che si stanno battendo gratuitamente per la questione idrica.

E se proprio vogliamo dirla tutta: tra le due spese molto meglio le 60 euro perché rappresentano un gesto di ospitalità nicosiana che le 150 euro che, invece, rappresentano un gesto, l’ennesimo, di totale distacco tra la casta politica lì seduta da anni senza mai aver concluso nulla e gli elettori che versano le tasse.

Elementare bue che dice cornuto all’asino!

Herlock Sholmes

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