Cari lettori, come sicuramente molti di voi sanno, nella mia cittadina all`interno della Cattedrale di San Nicolò esiste un vero e proprio Tesoro.
Parlo del soffitto ligneo dipinto, un soffitto «fantasma» perché nascosto dalla volta a botte affrescata dai fratelli Antonio e Vincenzo Manno nel 1810 a conclusione delle trasformazioni subite dalla Chiesa nel corso del XVIII secolo.
Fino ad oggi, anche se da una quindicina d’anni è stato finemente restaurato, è rimasto un soffitto condannato al buio.
Soltanto pochi privilegiati, che sono stati ammessi insieme agli addetti ai lavori all'avventurosa scalata che dal Campanile porta a quella intercapedine, hanno potuto godere di questo meraviglioso spettacolo.
E’ fatto di splendidi dipinti medievali dai molteplici colori che vanno dal rosso intenso al blu, dal giallo aurato al nero, dal bianco al verde cupo; si tratta di immagini di dame e cavalieri, gotici ritratti di personaggi paludati, mostri irridenti, oltre alle splendide immagini dei Santi; ci sono anche simboli zoomorfi. Dipinti che avvolgono gli oltre 300 mq di questo tesoro e che per dimensioni e qualità è considerato tra i più importanti in Europa.
Da anni aspettiamo che le Istituzioni competenti, Curia, Comune e Sovrintendenza, trovino la soluzione per renderlo fruibile e per restituirlo ai cittadini, ai turisti, agli appassionati, agli amanti dell’arte e, soprattutto, a tutta la comunità che sicuramente saprà valorizzarlo, per farne anche uno strumento di rinascita sociale ed economica.
Oggi grazie ai fondi del PNRR siamo difronte a una grande possibilità di svolta.
L’Italia ha uno dei patrimoni artistico-culturali più importanti al mondo. Per questo il PNRR prevede una serie di investimenti per la sua valorizzazione.
Tra gli obiettivi principali, la digitalizzazione del settore, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la valorizzazione delle opere d’arte e dei monumenti nei piccoli centri.
Il nostro paese si distingue nel mondo per il suo vasto e importante patrimonio di arte e cultura, per farsi un’idea dell’immenso capitale artistico e monumentale a disposizione basti pensare al grandissimo numero di musei presenti.
Secondo i dati Istat relativi al 2019 infatti sono 4.880 i musei e gli istituti similari presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. Circa un comune su tre ospita almeno un museo, un’area archeologica e/o un monumento.
Per rilanciare questo settore strategico sono stati inseriti specifici investimenti all’interno del piano nazionale di ripresa e resistenza (Pnrr).
Si tratta di una cifra pari al 2,44% delle risorse complessive, considerando anche il fondo complementare e gli altri fondi strutturali europei destinati al nostro paese, ben 5,74 miliardi di euro
Le principali linee di azione dedicate alla cultura sono contenute nella terza componente della missione 1, ovvero “Turismo e Cultura 4.0”. Attraverso gli interventi raccolti in questa componente si punta a:
incrementare il livello di attrattività modernizzando le infrastrutture materiali e immateriali del patrimonio storico-artistico;
migliorare la fruibilità e l’accessibilità attraverso investimenti in digitalizzazione e rimozione delle barriere architettoniche;
rigenerare i piccoli borghi attraverso la promozione di attività culturali e la valorizzazione di parchi e giardini storici;
migliorare la sicurezza sismica e la conservazione dei luoghi di culto e assicurare il ricovero delle opere d’arte coinvolte in eventi meteorologici avversi;
sostenere la ripresa dell’industria culturale e artistica.
Tra gli altri interventi invece quello più significativo riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico delle aree interne. Ciò con l’obiettivo di rilanciare l’attrattività anche in chiave turistica dei piccoli centri storici. Un’altra voce molto significativa riguarda poi gli investimenti per il Recovery art conversation project e gli interventi di messa in sicurezza antisismica di chiese, campanili e torri.
La Sicilia è la principale beneficiaria dei fondi del PNRR nel settore Cultura: 175 milioni di euro. Dei quali quasi sessantadue per l’attrattività dei piccoli centri, nove per l’efficientamento di cinema, teatri, musei, 104 milioni per il restauro dei luoghi di culto. È la Regione dove sono arrivati più soldi sul totale del miliardo e mezzo stanziato.
I progetti presentati sono stati pochi, e sono emerse evidenti lacune nella capacità di progettazione.
Tutti vogliono i soldi, nessuno sa come spenderli.
Nel territorio dei comuni dell' ex provincia di Enna, hanno fatto comunque la parte del leone i comuni di Piazza armerina, dove risiede la villa romana del Casale e Aidone, territorio nel quale ricade il sito archeologico di Morgantina.
Alla data del 31.12.2023 i fondi previsti nella MISSIONE 1 ‘Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” spesi sono 136,43 milioni e restano da assegnare circa altri 40 milioni di euro.
Inspiegabilmente, o forse si, sia gli amministratori cittadini che la Diocesi, in questi tre anni da quando i fondi PNRR sono disponibili, non hanno presentato nessun progetto che possa finalmente valorizzare pienamente e rendere fruibile il soffitto ligneo.
La nostra proposta prevede la progettazione e la realizzazione del soffitto in dimensioni reali con le tecnologie 3D
SIAMO ANCORA IN TEMPO!!!!!
Se si riesce a mettere in piedi un progetto serio e concreto, si permetterà ai visitatori di osservare da vicino la bellezza di un opera unica in Europa per dimensioni e manifattura artistica.Grazie all’opportunità offerta dalle tecnologie 3D è possibile fare un vero e proprio viaggio nel tempo, nella Nicosia medievale.
Una grande opportunità di far diventare questo bene, oggi esclusivo di pochi, un bene comune che potrà essere veramente apprezzato da tanti cultori dell’arte e della cultura medievale.
Basta con i silenzi e le sottovalutazioni di questo tesoro, mettete finalmente in piedi un vero progetto di sviluppo turistico ed economico che può partire solo da questa meravigliosa opera d’arte.
Ridategli luce, il PNRR è un’occasione unica.
Siate seri, aprite finalmente un tavolo con tutti i soggetti che devono programmare e progettare il futuro di questo immenso tesoro, i fondi europei sono ancora disponibili.
Probabilmente è la nostra ultima possibilità.
E’ poi bisogna dire basta! I cittadini non possono ancora essere privati di tanta bellezza e di tale opportunità di ricchezza.
Fonte: https://www.openpolis.it/
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