top of page
Immagine del redattoreAldo la Ganga

IL PRINCIPE, IL BULLISMO E IL SILENZIO

Aggiornamento: 30 lug 2022

Sarà perchè ormai mi avvicino ai sessanta anni, o perché ho una idea dei valori diversa dai tempi che stiamo vivendo, che trovo veramente sorprendenti gli atteggiamenti, le parole e gli scritti di personaggi politici in voga da oltre cento anni (come lui rimproverava a un consigliere comunale..) che invece di fare tesoro della propria esperienza è maturità, incitano all’ odio, allo sbeffeggio e praticano metodi e toni da bullo.

E poi ci si scandalizza del bullismo giovanile. Ma siamo seri , una volta tanto! Con che faccia tosta, noi che dovremmo essere da esempio per tanti giovani, se i primi bulli verbali siamo noi, incapaci di misurare le parole, come si diceva una volta quando ci si sentiva offesi: «ehi tu, misura le parole…». Che al netto del tono minaccioso era una bella metafora, simile alla prudenza raccomandata dal genitore al figlio, da un adulto a un ragazzo o il «pensa prima di parlare».

Un adulto equilibrato è colui che pesa le parole prima di farne un oggetto contundente. Invece, poche settimane dagli sproloqui fatti in piena assise, in consiglio comunale, poi rilanciate nei toni e nei modi in un post su Facebook, con scellerati e falsi, sfottò, miserabili accuse a persone che lui, il Principe, può solo vedere dal basso in alto, per quello che hanno fatto e dato alla comunità nicosiana.

Come diceva un detto siciliano : “ NU POI LUSTRARE MANCU I SCARPE”.

L’ammarezza più grande non è quella di vedere un rappresentate istituzionale della nostra comunità comportarsi come un giovane bullo e usare linguaggi da bar delle sport o peggio ancora da bettola di pessima qualità, l’amarezza più grande è quella di prendere atto che nessuno protesta, ne il consiglio comunale umiliato ed offeso come istituzione dai toni e dalle parole del Principe, cosi come non protestano i partiti politici sia essi di maggioranza o opposizione, non protesta la società civile… insomma toni e metodi da bulli accettati in silenzio

Sembra quasi che viviamo in un luogo dove il cuore culturale e politico è braccato, umiliato e senza spina dorsale.

Sembra quasi una corsa a chi sta più zitto, un presunto, totalitarismo sostenuto da bullismo verbale (non giovanile ma senile).

Questo bullismo da quattro soldi andrebbe dalla nostra comunità punito con delle prese di posizioni pubbliche esemplari .

Invece nulla: ci tocca aspettare la prossima mossa.

La becera cialtronaggine verbale e scritta, che è anche cialtronaggine civile.



0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page