La macchina del fango messa in piedi da politici mediocri e populisti contro il Reddito di cittadinanza è una delle pagine più misere della nostra storia recente.
Dispiace solo vedere che a loro si aggiungono tante piccole aziende e partite Iva.
Andiamo con ordine.
Tutti noi siamo consapevoli che il nostro paese, l'Italia, è
Il paese del campanili, sempre diviso tra Orazi e Curiazi, Guelfi e Ghibellini, laziali e romanisti, e qui potremmo non fermarci più….
La cosa che comunque è sempre più sorprendete è che tantissimi italiani, invece di contestare chi veramente gongola con i privilegi di stato, si attacca un atto di grande Civiltà come il reddito di cittadinanza.
Semplificando al massimo , voglio ricordare che la politica partitocratica e parlamentare costa in Italia per anno, circa quanto il reddito di cittadinanza.
7 miliardi di euro circa.
Con una sostanziale differenza, che il reddito interessa circa 4 milioni di italiani, la politica 4000 persone ( la somma riguarda i politici nazionali e regionali)..
Stessi soldi spesi, differenti i beneficiari.
I peggiori denigratori sono sicuramente loro,buona parte dei politici e dei tanti beneficiari dei privilegi di stato.
Amplificano quasi quotidianamente una vera e propria guerra tra poveri, schierando da una parte chi non ha niente se non adesso la speranza e la dignità data dal Reddito di cittadinanza, e dall’altra chi questo redito non lo percepisce, e soprattutto i piccoli imprenditori, commerciati ,artigiani…..
Sono bravi a far passare il messaggio che le loro difficoltà sono dovute a queste 780 euro circa che i poveri percepiscono con il reddito e non perché una casta di politici e imprenditori spregiudicati li salassa e li sfrutta quotidianamente…
Vogliono continuare a dividere il Paese tra chi ce l’ha fatta e chi non ce la deve fare, a costo di rinnegare il buon senso e la solidarietà di questa legge.
Il reddito di cittadinanza è un atto di civiltà e di redistribuzione della ricchezza che un paese produce..
“È una questione di dignità“.
E una questione che pone e attesta cge serve una verifica seria della tassazione, che andrebbe resa veramente progressiva tassando tanto chi ha tanto e poco o niente chi ha poco. E aumentando gli scaglioni, non diminuendoli.
Bisogna finalmente fare emergere che le partite Iva non sono tutte uguali e che bisognerebbe esentare dalla tassazione i piccoli operatori economici, al fine di permettergli di poter assumere e pagare i collaboratori in maniera più corretta e senza disequilibri finanziari.
Per ultimo aggiungo che una comunità che promuove il reddito di cittadinanza è una comunità con una democrazia e sussidiarietà evoluta.
Esso non appartiene a questo o a quel partito, ma è solo uno strumento di civiltà e di riequilibrio delle disfunzioni del sistema capitistico.
Intestare o intestarsi questo atto di civiltà significa avere alto il rischio che di trasformi in un misero voto di scambio.
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