Lunedì 19 settembre, con determina n.20, il sindaco Barbera ha revocato la carica di assessore alla dottoressa Cammarata. “Considerato che l’ assessore Cammarata, in carica da diversi anni ha sostanzialmente disatteso le sue funzioni...è venuto a mancare politicamente il rapporto di fiducia necessario ed indispensabile per il perseguimento degli indirizzi programmatici di questa amministrazione”. Fra la premessa e la conclusione vengono elencate le ragioni, gravi e lesive dell’immagine della professionista Cammarata, che hanno indotto il primo cittadino alla scelta di cui sopra. Il sindaco accusa l’assessore di non aver svolto i suoi compiti nel corso degli anni, ma non risultano richiami ufficiali precedenti la revoca anzi in diverse occasioni la stessa è stata elogiata per aver fatto ammettere ai finanziamenti, progetti di notevole importanza per la comunità. La verità infatti è un’altra, l’assessore Cammarata è stata revocata per ragioni di opportunità politica. Ragioni postate dal primo cittadino su Facebook, la notte fra il 18 e il 19 di settembre, dopo il comizio di Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione in competizione con Renato Schifani, espressione del centro destra e dunque avversario di Fratelli d’Italia, partito con cui Carmelo Barbera è candidato per l’Ars. Il post di commiato dice: “ Delle due l’una: o stai sotto al palco a battere le mani a chi offende il sindaco della giunta di cui sei assessore o sostieni il tuo sindaco. Non è politica, ma dignità personale, quella che non hai. Buon viaggio” e aggiunge un “Ciao...bella...”. Post di cattivo gusto e dal tono sessista. Il candidato De Luca è appoggiato anche da altre personalità del mondo politico leonfortese, ma a loro nessun rimprovero per la mancanza di rigore è stato fatto, fra questi il presidente del Consiglio comunale. Il presidente non è nominato dal primo cittadino e questo lo esonera dalla sudditanza politica, pretesa invece per la dottoressa Cammarata. “La mattina del 19 ho appreso dallo screenshot inviatomi da amici della revoca e ho scoperto allo stesso tempo d’essere stata esclusa dai gruppi whatsapp del comune. Nessuna telefonata e nessun messaggio mi era stato mandato per annunciarmi la cosa. Niente, dopo quattro anni di collaborazione e di lavoro per l’amministrazione. Ho trascurato la mia professione e la mia vita personale in questi anni e l’ho fatto per il mio paese. E’ vero ho scelto di appoggiare un altro candidato alla presidenza della Regione e questa defezione alla persona del sindaco che non mi è stata perdonata e non altro ”. A Leonforte il sindaco pretende l'asservimento dei suoi prescelti, pensandosi principe piuttosto che amministratore del cosa pubblica? Avremo a breve un nuovo assessore, il quattordicesimo in cinque anni e potrebbe non essere l’ultimo.
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