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IL SINDACO DEL MELOGRANO E I DOLCI DEL CONSIGLIERE

Michele Rivetti

Auguri auguri al secondo Sindaco più longevo della storia di Nicosia, ovvero Luigi Bonelli. Così sta scritto nell’ultima uscita statistica della testata locale che invitò il popolo a boicottarci sol per il fatto di esprimere dubbi legittimi, e che, memore dell’exsusatio non petita accusatio manifesta, sottolinea il fatto che questo loro scritto sul record di Bonelli non ha nulla a che fare con la propaganda. E vabbè, per stavolta dato che è esplicitamente detto, ci possiamo anche credere, mica è un articolo su qualche ascensore inaugurato non funzionante o il piantare un melograno. Ed ecco qui il punto: Bonelli sarà il secondo sindaco per durata di mandato, ma quei giorni come sono stati riempiti? Le reali statistiche sono queste: Bonelli è certamente uno degli uomini politici più attaccati alla poltrona che Nicosia abbia mai avuto e lo testimonia sia il suo lungo operato politico (altro che novità…) sia le dimissioni poi ritirate col tutto che non ha la maggioranza in consiglio comunale e quindi ha bloccato un paese. È il sindaco del punto storico più basso della nostra comunità che ha raggiunto il minimo per abitanti e fioccano i vendesi per le strade. E’ il sindaco che non ha mosso un dito davanti allo scempio della Cattedrale (pur non avendo alcun potere poteva almeno dire qualcosa dinnanzi a quell’obbrobrio vergognoso dell’altare che rende ridicola Nicosia a tutti i turisti) e che ha anzi contribuito a rendere più brutta la comunità con una piramide in un ingresso e gli stemmi baronali in un altro, chiaro riferimento alla politica adottata in questi anni non di rappresentanza di tutti ma solo di una certa “elite”. È il sindaco che si è completamente dimenticato dei giovani, mandando in soffitta un progetto presso l’ex liceo classico promosso da un gruppo di ragazzi, che non ha mai mosso un dito per regolarizzare la movida con tutto ciò che ne consegue. È il sindaco che ha fatto più piangere cittadini indifesi che dopo il covid si sono visti bloccare i conti correnti mentre lo stesso sindaco si aumentava le indennità. È il sindaco che forse ha tagliato più alberi inutilmente, altro che rispetto ambientale. È il sindaco che non sa neanche cosa sia la Cultura e come si promuova (non sarà una panchina “letteraria” a far leggere di più i cittadini…). Cosa si festeggia dunque? Il consigliere La Giglia in consiglio Comunale ha portato un vassoio di dolci per questo record e certamente ha avuto il merito di fare una provocazione ironica ed elegante dinnanzi ad un record di cui vi è ben poco da festeggiare.

Potrà, forse, esporre in bacheca di essere il secondo più longevo, di aver superato anche il sindaco La Via (chissà come mai molto sottolineato questo aspetto nell’articolo). Ma è forse un numero? Si potrebbe ricordare che quell’Amministrazione si è contraddistinta per avere uno tra i sindaci più giovani mai avuti a Nicosia, chiaro esempio che allora i giovani erano protagonisti e non da contorno, che quell’amministrazione ha raggiunto risultati importanti facendo di Nicosia un riferimento territoriale (oggi persa in favore di Troina), con uno slancio culturale e imprenditoriale e politico che ha coinvolto tutti i cittadini e che si sono resi tutti partecipi di una neo primavera Nicosiana.

Quelli furon giorni pieni. Questi sono giorni vuoti.

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