Non mi ricordo perché ma mi sono ritrovato per il treno per Palermo. Forse era per fare una visita medica, forse per andare a trovare mio cognato, però ero lì seduto in attesa sul treno. Avanzava, avanzava e si fermava di stazione in stazione con gente che saliva e gente che scendeva.
All’improvviso ho sentito dietro di me due voci femminili che parlavano di politica. Erano una vicesindaco e una deputata regionale uscente di un paese vicino a quello della vicesindaco. Entrambe, da quello che avevo capito, erano state elette deputate regionali con un grande consenso. La vicesindaco era felicissima che il suo paese, di circa 14 mila abitanti, le aveva dato 6.000 voti, più o meno gli stessi che aveva ottenuto il suo sindaco alle passate elezioni. Era stato quindi un successone per tutta la squadra amministrativa, sindaco in testa, che si era spesa per quella candidatura, nonostante avessero avuto un assessore che si era candidato in un’altra lista. Ma questo successo poteva spiegarsi solamente grazie all’operato dell’Amministrazione che aveva investito nei giovani, aveva un progetto a lungo termine di sviluppo economico, tanti progetti finanziati e in esecuzione ecc. ecc. E, così diceva, il risultato era chiaro anche perché, in caso contrario, se magari avesse preso meno di 2000 voti, sarebbe stato di buon gusto rispettare il volere della popolazione e tutti, sindaco, vicesindaco e assessori, bocciati dalla popolazione si sarebbero dimessi in massa per restituire la parola ai cittadini. La stessa cosa diceva la deputata uscente riconfermata a furor di popolo. Lei si era molto interessata alla sanità locale avendo anche buoni agganci con l’Assessore Regionale, e anche qui la popolazione l’aveva premiata e non bocciata con meno di 2000 voti.
Erano quindi fiere di andare a Palermo a rappresentare la loro popolazione.
Di soprassalto mi svegliai e mi accorsi di essere nel mio letto. Era tutto un sogno, ma in tutti i sensi, perché non solo non erano diventate deputate ma neanche dimesse pur avendo preso una sonora bocciatura dalla popolazione.
Pisolo
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