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Immagine del redattoreAldo la Ganga

IL TESORO DIMENTICATO DAI NICOSIANI, DALLA CURIA E DAI POLITICI


IL TETTO LIGNEO DELLA CATTEDRALE DI NICOSIA

IL TESORO DIMENTICATO DAI NICOSIANI, DALLA CURIA E DAI POLITICI


Il Tetto Ligneo con i suoi smaglianti colorI e le sue immagini è Nicosia.

Nicosia è il Tetto Ligneo


Un opera d’arte unica in rapporto a tutti gli altri soffitti dipinti nell' età medievale in Sicilia, in Spagna e altrove.

Una Copertura lignea originaria del medio Oriente e trasferita nella cultura occidentale in età islamica sia in Andalusia che in Sicilia.

Basti pensare al soffitto della Palatina di Palermo che è certamente il testo più rappresentativo di quest' arte raffinata e sontuosa, il famosissimo soffitto dello Steri palermitano è poi un prototipo laico dal quale derivarono tutti gli altri soffitti lignei siciliani di cui restano frammenti: il soffitto della Sala Magna del castello di Carini, ai frammenti sopravvissuti del palazzo Aiutami Cristo e del palazzo Vatticani sempre a Palermo. I resti di soffitti dipinti come quelli della Cattedrale di Cefalù, della Cattedrale di Messina, della chiesa di Sant' Agostino a Trapani o per finire a Caccamo dove esiste un più tardo soffitto ligneo dipinto, databile al 1496 e attribuito ai pittori, frati domenicani, Antonio De Pace e Pietro da Augusta.



Da pù di quattro anni non è più un soffitto condannato al buio, un fantasma, appunto.

Da più di quattro anni i suoi smaglianti colori sono stati restituiti ai cittadini.....


Ma purtroppo o è stato aperto soltanto a pochi privilegiati ammessi che attraverso l’avventurosa scalata che dal campanile porta a quella intercapedine, hanno potuto godere e ammirare gli splendidi dipinti dallo straordinario valore orgoglio e fierezza della città.

o come è adesso da anni è di nuovo ritornato nell’oblio e nell’oscurità.


Purtroppo anche adesso che il restauro è completato,continua ad essere dimenticato da tutti e continua a restare nascosto.


Assistiamo al disinteresse e alla incapacità di programmare e progettare uno sviluppo etico, turistico ed economico incentrato sulla valorizzazione di questo tesoro unico in Europa.


Sembra che tutto sia finalizzato alla barbara cancellazione delle radici di una comunità.


Il soffitto è ancora lì, praticamente non visitabile, ma vivo e pulsante come quando fu dipinto molti secoli fa, sacrificato alle incompetenze amministrative dei tanti politici che si sono succeduti nell’ultimo decennio e sacrificato al disinteresse di una Curia che sembra più interessata all’apparire ed a riguadagnare il primato sulla società laica e libera che impegnarsi concretamente nel restituire ai cittadini questa opera d’arte ed a creare opportunità di sviluppo per tutto il territorio.


Solo due esempi voglio di seguito ricordare che comprovano quanto sopra detto:

1* Il tetto ligneo dopo il restauro si è aperto a singhiozzo e per volere di una stretta cerchia di persone della Curia, che decide come e quando ( e forse anche chi) renderlo visitabile, come se fosse una proprietà privata , senza nessun altro tipo di interesse , turistico culturale od altro.

2* L’amministrazione comunale ha presentato una candidatura all’UNESCO per i siti rupestri ( rispettabilissimi per carità …) e non lo fà per la valorizzazione e la salvaguardia del Tetto Ligneo dipinto della Cattedrale.


Prova è questa della reale sottovalutazione di questo tesoro, dell’incapacità di comprenderne il reale valore e le grandi possibilità di sviluppo turistico ed economico.


Auspico, ancora una volta, l’apertura di un tavolo serio con tutti i soggetti che devono programmare e progettare il futuro di questo immenso tesoro.

E’ poi bisogna dire basta! I cittadini non possono ancora essere privati di tanta bellezza e di tale opportunità di ricchezza.




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