Avrei voluto scrivere anche qualcosa sull'opera teatrale inedita " DIMENTICARE," di 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗝𝘂𝘃𝗮𝗿𝗮 e 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗟𝗮 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗮, e portata in scena dalle due compagnie teatrali nicosiane.
Non ci sono riuscito, per vari motivi e soprattutto perché i miei pensieri rimbalzavano sempre nell'immagine e nell'azione del compianto Danilo Spitaleri.
Ho quindi preferito dare la parola a Clelia Parisi che trovate in un'altra pagina si questo Germinal ed io ripubblicare una mia testimonianza su Danilo che potete leggere di seguito.
Non eravamo amici, ma conoscenti si.
In tanti hanno scritto di lui : della sua professionalità, della sua simpatia e cordialità, e tanti hanno scritto delle sue passioni : il tennis e il teatro.
Non voglio aggiungere altro su quanto hanno detto gia`altri meglio di me, nel rispetto dell`affetto di amici e parenti e della memoria che ancora oggi vive nella nostra comunità.
Io voglio ricordarlo raccontando di quando 16enne entrai per la prima volta nella storica sezione di Piazza Marconi del Partito Comunista Italiano per iscrivermi alla FGCI.
Ho ancora impresso chiaramente quel giorno.
Entrai, gente seduta ai tavoli che discuteva, ai muri i ritratti di Berlinguer e di Marx, gente matura, provata dal lavoro, operai, braccianti e un paio di giovani che non ricordo chi fossero.
Attraversai la sala e mi avvicinai alla scala che portava all`ammezzato.
Mi venne incontro un giovane più grande di me che mi fece accomodare.
Era Danilo Spitaleri.
Mi presento il partito,la sezione, mi fece dare una occhiata alla libreria…..
Fu gentile e cortese, ricordo ancora quando mi disse che per lui il comunismo non era un'ideologia ma un modo di costruire un mondo di giusti.
Con la scomparsa di Danilo, è scomparso un uomo che ha dato molto, moltissimo alla nostra comunità.
È Scomparso uno di quegli invisibili di cui, prima o poi, bisognerà raccontare la storia per capire che cos'era e cos'è diventato questo nostro paese.
È difficile per me dire di piu`.
Io credo, che Danilo fosse un uomo felice.
Perché sono certo, sentiva di far parte di un mondo che cambiava e che lui attraverso il suo lavoro, le sue passioni e la sua arte contribuiva a cambiare.
Un modo di vivere la vita sapendo di poter contare su affetti e rispetto.
Sempre e comunque.
Caro Danilo Spitaleri, voglio immaginare che con la tua grande forza invisibile e con la tua arte e generosità continui a dare bellezza a questo nostro mondo che ne ha tanto bisogno.
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