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Immagine del redattoreAldo la Ganga

IN RICORDO DI FRANCO PIPERNO


È morto il professore Franco Piperno.

Con alle spalle una lunga militanza politica maturata nel corso degli anni sessanta, fu poi tra la fine di quest'ultimi e l'inizio degli anni settanta fra i fondatori ed ideologi della Nuova Sinistra italiana.

Ricercatore presso la facoltà di ingegneria de "La Sapienza" di Roma divenne docente all'Università della Calabria ed ebbe incarichi al Politecnico di Milano e alla Università dell'Aquila. Costretto a riparare all'estero per problemi giudiziari insegnò all'ateneo "P.M.Curie" a Parigi e poi all'Università UQAM di Montreal e successivamente alla Università dell'Alberta ad Edmonton. Al rientro in Italia, risolti i problemi giudiziari, riprese servizio all'UniCal.

È stato un pubblicista di fama internazionale tradotto in diverse lingue e assessore alla cultura del comune di Cosenza nel periodo a cavallo del millennio, periodo in cui la città è stata amministrata prima da Giacomo Mancini e poi da Eva Catizone. All'elezione del presidente della Repubblica il 9 maggio 2006 ricevette due voti durante il secondo scrutinio e tre durante il terzo.

Franco, così come ha voluto essere chiamato da me tutte le volte che ci siamo sentiti è stato uno degli autor amici i della rassegna libraria LE GIORNATE DI DAVI.

In suo ricordo ( e in quello di mio zio Giacomo) ripubblico un racconto a lui dedicato.

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IO, MIO ZIO GIACOMO E IL PROF. FRANCO PIPERNO


Suona il telefono, dall`altro lato  un signore dalla voce matura ma  ancora forte mi dice: ” buon pomeriggio, sono il prof. Franco Piperno”,  io rimango in silenzio per qualche  istante, un istante lungo  quasi una vita, immediatamente la mia mente torna indietro di 40 anni, quando mi zio Giacomo, persona che ho voluto bene come un secondo padre e che mi  ha restituito  il bene che si prova per un  figlio,per prendere in giro il mio essere giovane ”rivoluzionario e radicale, senza se e senza ma ” decise di cambiarmi nome, infatti,  per almeno due anni continuò a chiamarmi Franco  Piperno.


Qualunque cosa facessimo insieme, un viaggio, una chiacchierata o anche una passeggiata a cercar funghi per lui ero solo e solo: Franco Piperno.


Ritornando alla telefonata, dopo un attimo di smarrimento, io risposi , ” guardi, che Franco Piperno sono io”.  


Il prof. Piperno , quello vero, sorpreso , ma con molta calma, mi ripete: ”guarda Aldo che il Prof. Franco Piperno sono io, credimi” , ed allora  io risposi ” lei può essere chi vuole ma per il mio amatissimo zio Giacomo Franco Piperno ero io”.


Cosi, tra commozione, sorrisi e qualche battuta,  raccontai il perché di quel mio gioco di parole.


Chiudemmo la telefonata con una risata e tanta emozione.



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