Probabilmente non abbiamo la percezione del grande lavoro che come blog stiamo facendo, di quanto fastidio stiamo provocando a chi gestisce il potere e non ama che qualcuno gli apre gli armadi, e questo vale sia per le questioni comunali che per tante questioni più grandi, siano essi territoriali o regionali.
Infatti, sono iniziate le risposte alla nostra tavola rotonda sull’acqua pubblica, di chi impaurito di un ritorno alla gestione pubblica di questo bene comune primario cerca di scoraggiare eventuali scelte che vanno in questa direzione.
Per quanto mi riguarda, abbiamo tantissime esperienze che provano che il pubblico se gestito bene, con serietà e professionalità ottiene risultati migliori del privato.
E qui voglio portare un esempio importante italiano, quello dell’ABC di Napoli Azienda speciale a capitale totalmente pubblico, oggi una delle più grandi aziende di gestione di risorse idriche del Mezzogiorno.
La società ABC, fondata alla fine del 2015 per volontà dell’amministrazione De Magistris, serve direttamente circa un milione di persone (300.000 utenze) nell’area cittadina di Napoli e ulteriori 650.000 persone servite indirettamente (in sub distribuzione) residenti nelle province di Avellino, Benevento, Napoli e Caserta.
L’acqua distribuita da ABC Napoli proviene da diverse fonti (per il 90% sotterranee).
L’azienda speciale Acqua Bene Comune Napoli, è un ente di diritto pubblico, e nasce dalla consapevolezza che i beni comuni, ossia le cose che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali, nonché al libero sviluppo della persona, vanno preservate anche nell’interesse delle generazioni future.
I beni comuni, in primis l’acqua, sono direttamente legati a valori che trovano collocazione giuridica nello statuto del Comune di Napoli, dove si esprime chiaramente che essi vanno collocati fuori commercio perché appartengono a tutti e non possono in nessun caso essere privatizzati. L’acqua bene comune è radicalmente incompatibile con l’interesse privato al profitto e alla vendita.
A solo titolo informativo, trascrivo i due dati più importante dell’ ultimo bilancio presente nella rete della società ABC, quello al 31.12 2021 e una comparazione dei costi.
Ricavi lordi 135,65,233,00 EURO
Utile netto 1.285.110,00 EURO
fonte : Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva
SPESA MEDIA ANNUA PER FAMIGLIA CAMPANIA ( TRE COMPONENTI, 192 MC CONSUMO MEDIO ) SERVITO DALLA SOC- ABC EURO 331,00 DATI AL 31.12.2022
SPESA MEDIA ANNUA PER FAMIGLIA CATANIA ( TRE COMPONENTI, 192 MC CONSUMO MEDIO ) EURO 224,00 DATI AL 31.12.2022
SPESA MEDIA ANNUA PER FAMIGLIA PALERMO ( TRE COMPONENTI, 192 MC CONSUMO MEDIO ) EURO 433,00 DATI AL 31.12.2022
SPESA MEDIA ANNUA PER FAMIGLIA ENNA ( TRE COMPONENTI, 192 MC CONSUMO MEDIO ) EURO 748,00 DATI AL 31.12.2022
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