L’estate leonfortese fra libri, musica, teatro, raccolta di tessere elettorali e rifacimenti “ad muzzum”
In mezzo ai resti del giardino della villa Bonsignore e l’arena spettacoli, fra la raccolta di tessere elettorali per salvare l’ospedale morente e la crisi di governo e la pandemia e la guerra e il rincaro bollette e il razionamento delle risorse energetiche, si svolgerà l’estate leonfortese.
Già fervono workshop, laboratori di psicotecnica teatrale, teatro verista, teatro musicale, recital pianistici sold out con disponibilità in overbooking e tanto, tanto altro ancora.
L’inglese è un must. Si adeguino i nostalgici della lingua e si rassegnino a usare sold out in luogo di tutto esaurito
La XXXIX Edizione del Premio Città di Leonforte, ricca di eventi e ospiti illustri, è pubblicizzata con una cartellonistica ragguardevole e una martellante campagna di social media marketing che non risparmia neppure il primo cittadino pronto a condividere eventi e momenti perché tutto è per tutti.
La formula dell’attuale Premio non pare discostarsi dalle precedenti edizioni pre Covid, se non per il generoso carnet di personaggi.
I fedeli degli aperitivi letterari non mancheranno certamente di partecipare anche alle serate teatrali o ai live o alle serate danzanti o al rituale incontro con Pietrangelo Buttafuoco, che ogni estate paga questo tributo al borgo natìo, o all’epifania degli ABBA.
Speriamo che tanta vivacità susciti curiosità anche oltre lo Stretto, perchè sarebbe brutto sprecare talenti e energie solo per i paesani che non vanno in vacanza.
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