A 80 anni dall'operazione Husky, l'Università popolare ha raccontato i fatti del 10 luglio 1943. Il 10 luglio del 1943, sulla costa sud orientale della Sicilia, tra Gela, Licata, Scoglitti, Pachino e Catania, l'esercito anglo/americano avanzò contro i nazi/fascisti, ancora alleati. La Sicilia fu teatro di battaglie feroci fra le truppe italo-tedesche e i soldati della VIII Armata britannica al comando di Bernard L. Montgomery. Il professore Plumari, autore di una monografia sull'Operazione Hushy e le battaglie dell'entroterra ennese, ha raccontato mercoledì pomeriggio, i momenti e le tappe di quella invasione, che tale fu dato che l'Italia del 1943 era ancora parte dell' Asse Roma-Berlino-Tokyo. L' accordo era stato sottoscritto a Berlino il 27 settembre 1940 dal governo della Germania nazista tedesco, dal Regno d'Italia e dall'Impero giapponese al fine di riconoscere le aree di influenza in Europa e in Asia. Angelo Plumari ha ripercorso i momenti della battaglia di Leonforte, chiarendone l'importanza strategica e ha chiarito l'uso del ponte modulare Bailey, usato per la prima volta proprio a Leonforte. Sono state ricordate le nefandezze compiute dagli anglo/americani senza dimenticare di ribadire l'orrore della guerra, di ieri e di oggi e un accenno è stato fatto a Capizzi e alle violenze sessuali perpetrate in quella zona, analoghe alle "marocchinate" della Ciociaria. A conclusione dell'incontro, il sindaco Livolsi ha salutato gli astanti e rivelato un arcano riguardante l'installazione commemorativa realizzata l'estate scorsa per volontà canadese, sulla striscia di terra a nord di Leonforte. I marcatori funerari e il modulo del ponte Bailey sono stati posti su un terreno privato. Il comune l'ha appreso solo di recente e deve provvedere a spostare il tutto, altrove. Chiedo aiuto alla comunità per risolvere questo increscioso episodio, ha concluso il sindaco. Che fare? (In russo Что делать?) avrebbe detto Lenin. Verificare prima di installare monumenti commemorativi, potrebbe essere d'aiuto, ora non ci resta che persuadere i proprietari a donare o vendere o affittare la striscia di terra al comune. Lo si faccia per amore di pace e per evitare imbarazzi col Canada, al quale potremmo chiedere di contribuire all'acquisto, riconoscendogli una micro-colonia in territorio siculo. La foto si riferisce all'inaugurazione del luglio 2023.
top of page
bottom of page
Comments