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Immagine del redattoreAldo la Ganga

L’UOMO DEL PASSAGGIO I libri, un sorriso e un ricordo del Senatore Nene’ Rizzo


Era il settembre del 1980 o dell' 81 non ricordo bene, e a Nicosia, mio dolce paese, l’unica libreria aperta, era quella dello zio Felice, detto “ U Babeto”, non perche’ stupido, ma bensi’ perche dalle nostre parti, in terra di Sicilia, i soprannomi distinguevano le famiglie l’una dall’altra piu’ che i cognomi.

La vita dei nicosiani scorreva veloce e frenetica, era arrivata qualche briciola di ricchezza e tutti cercavano nei modi piu’ disparati di aumentare il proprio benessere.

Finita la guerra, la ripresa economica dei nicosiani era giunta al culmine alla meta’ degli anni 70, ogni angolo della citta’, ogni fattoria, ogni pezzo di terreno vedeva il fiorire di nuove abitazioni, di nuove colture… un eroico impegno collettivo che faceva dimenticare gli anni bui della dittatura e dello strapotere delle famiglie nobili locali.

Nonostante avessi solo 15 anni, ero in quel periodo l’unico che leggeva libri in casa. Quello che spendeva i soldi per riviste e giornali.

Mio padre, all’ epoca poco piu’ che quarantenne, lavorava tanto, perche’ doveva provvedere a guadagnare i soldi per il fabbisogno dell’intera famiglia.

Ebbene, quella mattina uscii di casa deciso, (avevo finito di leggere l’ultimo libro che avevo comprato) a non ritornare a casa senza averne comprato uno nuovo.

Così partii, ovviamente a piedi, per andare in paese, che distava da casa mia un 5 km circa.

Alla volta del ponte di ferro, quasi all’ingresso del paese. Si ferma una macchina, << Ehi tu, ragazzo, sali dai >> Un signore elegante e sorridente al volante di una grande macchina scura con dei grandi occhiali da sole, si accosto al mio fianco. << salta su’ >> ripete’, << ti porto in paese >>. Un balzo e fui dentro la macchina.

Lungo il breve tragitto parlo’ quasi sempre lui, con simpatia e umorismo.

Mi mise di buon umore.

Arrivammo nella centralissima piazza Garibaldi, mi fece scendere, e con simpatia mi saluto.

Mi incamminai verso la libreria dello zio Felice…. Con fisso il pensiero a quel signore che mi diede il passaggio---lo conoscevo….sapevo che abitava dalle nostre parti, ma non sapevo chi fosse.

Con quel pensiero fisso in testa, arrivai finalmente nei pressi della Libreria.

Ora veniva il bello, in realtà il brutto, perché non avevo un soldo e dovevo in qualche modo convincere "zio Felice " a farmi credito per poter comprare qualche libro.

Entrai, incominciai a girovagare tra gli scaffali, ma ero distratto, mi stavo chiedendo ancora come avrei fatto quando me lo sarei ritrovato davanti a chiederli di farmi credito.

Una voce forte e rauca attiro’ la mia attenzione, era di nuovo lui il signore del passaggio, sempre sorridente e sempre con i suoi grandi occhiali da sole

Mi guardò, sorrise, E capì immediatamente tutto.

<< prendi i libri che vuoi, te li regalo io>> - mi disse prima ancora che io aprissi bocca – I miei occhi si illuminarono corsi tra gli scaffali, afferrai due o tre libri, mi diressi dallo Zio Felice…. Lui pago’ << Prendi quello che ti serve e vai >> aggiunse .

Non me lo feci dire due volte. Presi i libri, qualche penna e quaderno, li misi dentro una sacca, e corsi via.

La soddisfazione era tanta che più che camminare mi sembrava di volare (anche perché questa volta la strada era tutta in discesa).

Potete immaginare la mia gratitudine.

Ho ripensato spesso a questa vicenda nel corso di tutti questi anni. E ancora oggi penso che la solidarietà l’amicizia, il volere bene a delle persone siano tra le cose più belle della vita umana.

Io ancora oggi anche se e’ passato tanto tempo e lui non e’piu’ tra noi, sento di voler bene a quella persona del passaggio.

Quell’uomo era il Senatore Nene’ Rizzo.

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