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Immagine del redattoreAldo la Ganga

LA BIBLIOTECA COMUNALE DI NICOSIA La bella dimenticata


Cari lettori,Vi ricordate che a Nicosia c'è una splendida e fornitissima biblioteca cha ha sede in via Pozzetto ai piedi dell’ex Palazzo di giustizia?

Sapete che possiede una speciale sezione di libri antichi, tra le più importanti in Sicilia, dove probabilmente si trovano le essenze delle origini della nostra comunità?


Il fondo antico, è composto da da 75 incunaboli, circa 3.500 cinquecentine, 13.570 opere del 1600, 1700, 1800 (fino al 1850), 2 spartiti musicali e una carta geografica.

Ruolo e funzione della biblioteca di Nicosia, così come quello di tutte le biblioteche del mondo, è quello di aprire spazi di pensiero e di confronto; che sappiano interloquire con altri servizi e con la comunità locale, attivando una cura reciproca.

La biblioteca deve sostenere e creare una simbiosi esclusiva, dove le storie dei libri e quelle delle persone si trasformano con un unico obiettivo, quello di dare freschezza e vigore alla promozione

della cultura, sia di quella antica, sia a quella esistente, che ha quella che si sta creando.

Non si tratta di un’utopia, ma di un

cammino e una funzione che attraversa tutti gli aspetti della vita cittadina.

Sia economici e sociali o della qualità della vita.

Le biblioteche comunali sono il fiore all'occhiello di una intera comunità, ne rappresentano la storia e la cultura.

È lo specchio dove tutti noi riflettiamo chi siamo in realtà.

Questa è una polemica dolorosa ma credetemi necessaria.

Avete visto in questi anni la biblioteca cittadina organizzare un evento?

Ha sostenuto dibattiti?

Ha organizzato una presentazione di libri?

Ha promosso un convegno?

Ha pubblicato qualche volume introvabile?

Si è aperta alla città ed alle scuole?

Ha promosso la lettura e la cultura sia cittadina che di ampio respiro?

Ha incentivato l'interesse per i libri anche attraverso qualche programma radiofonico?

Ha organizzato qualche mostra?

Ha organizzato iniziative e attività per bambini e ragazzi o per incentivare la lettura negli adulti e negli anziani, che più di tutti hanno tempo per farlo?


Niente, niente, e ancora niente.

È una delle tante materializzazioni di come oggi è ridotto il nostro paese, nonostante i proclami, le apparenze e i tanti soldi spesi a casaccio.



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